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15/12/2005

Categoria: Cultura

Sabato al Teatrino Groggia “Bach on the Park”


Ultimo appuntamento, sabato 17 dicembre, della stagione autunnale del Teatrino Groggia, con “Bach on the Park (... quasi un concerto di Natale)” che segna anche la conclusione del primo quinquennio di direzione artistica di Mario Perez. Il programma prevede: alle ore 18 la proiezione di “Cronaca di Anna Magdalena Bach” di Jean-Marie Straub (1967); alle ore 19.30 pausa conviviale con tarallucci salame e vino rosso; alle ore 21 il concerto con Ensemble Laboratorio Novamusica (Cecilia Vendrasco flauto, Andrea Carlon contrabbasso, Giovanni Mancuso pianoforte, Michele Scarpa fagotto) e Quartetto Novecento (Angelica Faccani violino, Gabriele Gastaldello violino, Francesca Canova viola, Angelo Maria Santisi violoncello): Johann Sebastian Bach, Aria dalle variazioni Goldberg trascrizione per trio d’archi; Virginia Guastella, Studio (omaggio a Bach) (2004) per pianoforte; Mario Pagotto, Capriccio on B.A.C.H. (2005) per flauto, pianoforte e archi (prima esecuzione); proiezione di “Fantasia in sol minore” di Jan Svankmajer (1965); Bach-Fantoni, Bach-Buchlein 1-7 (2003-04) per flauto in sol, violino, viola, violoncello e pianoforte; Johann Sebastian Bach, Die kunst der fuge, Contrapuncta 1-4, versione per trio d’archi, fagotto e contrabbasso (a cura di Corrado Fantoni).


Nella nota di presentazione, il direttore artistico del Teatrino Groggia, Mario Perez, scrive: Un omaggio a Bach, il padre di tutti noi che a qualunque titolo, anche il più umile, percorriamo i territori della musica, è l’ultimo concerto della stagione, l’ultimo del primo quinquennio di vita del Teatrino Groggia e anche del mandato del direttore artistico. Quale modo migliore per suggellare un ciclo che ritornare al Kantor, dopo il concerto Glass- Bach di novembre? Si tratta di un omaggio intenso e riverente ma allo stesso tempo informale, che spiazza le aspettative suscitate dall'austera icona bachiana e si permette di manometterne il catalogo non lasciando nulla come vi sta (...) come dire: Bach abita da noi ed è un cantiere sempre aperto; o ancora, che il passato non finisce mai di passare e il futuro non smette mai di arrivare, e questa è la modernità secondo noi del Groggia.


E dunque, dal momento che il mio mandato scadrà alla fine della stagione autunnale, come porre sopra questa esperienza un ulteriore (vedete, non si finisce mai una volta sola!) e definitivo pensiero? Non contento di aver affidato la colonna sonora del mio passo di addio nientemeno che a Bach, quale messaggio lasciare in coda a questo quinquennio intenso e impegnativo? Forse potrei onorare la forma retorica del congedo, parafrasando Glenn Gould: “…io ho lavorato molto per persuadermi che il pubblico non esiste…”. Anch’io talvolta sono stato sfiorato dal sospetto, ma ho lavorato, e molto, per non dover mai arrivare a questa conclusione.


Biglietti: intero euro 6, ridotto euro 3 (ragazzi fino a 18 anni, anziani sopra i 65 anni, operatori con richiesta di accredito).