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13/12/2005

Categoria: Varie

Cittadella della Giustizia, il sindaco sollecita al Ministero il finanziamento per lo smaltimento dei terreni inquinati


Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha inviato oggi pomeriggio una lettera al Ministero della Giustizia, per sollecitare il recupero del ribasso d’asta dei lavori per la realizzazione della Cittadella della Giustizia nel complesso della ex Manifattura Tabacchi, al fine di finanziare la spesa aggiuntiva, assolutamente imprevista, di circa 3 – 3,5 milioni di euro, necessaria per lo smaltimento di circa 30 mila metri cubi di terreni inquinati. Il recupero del ribasso d’asta era già stato richiesto a fine ottobre dal responsabile unico del procedimento, il direttore centrale Progettazione ed esecuzione lavori del Comune, Salvatore Vento.


Il sindaco ha scritto la lettera al termine del sopralluogo al cantiere, effettuato assieme all’assessore comunale al Patrimonio, Mara Rumiz, e condotto da Salvatore Vento e dal direttore dei lavori, Gilberto Valle, alla presenza dei massimi rappresentanti della Magistratura veneziana. Al centro dell’incontro, appunto il problema dei terreni inquinati, per i quali è necessario lo smaltimento in discariche autorizzate: situazione assolutamente imprevista – poiché la preliminare caratterizzazione dei terreni faceva pensare a una quantità di qualche migliaio di metri cubi, e non di 30 mila – che non soltanto rende problematico il rispetto della tempistica dei lavori, ma mette in forse la tenuta del quadro economico dell’intero intervento.


Il sindaco, dopo aver annotato che il quadro della situazione appare “francamente drammatico”, ha scritto che unica strada per risolvere velocemente l’impasse è quella di provvedere al recupero del ribasso d’asta per finanziare la spesa aggiuntiva che si profila. Il Comune di Venezia ha già provveduto a  recuperare la propria quota parte del ribasso per destinarla ai maggiori costi dei lavori. Solo attraverso un rapido reperimento delle risorse necessarie a far fronte agli oneri di smaltimento dei terreni inquinati sarà possibile ottenere dall’impresa, che sta operando in situazione di grave difficoltà, un cronoprogramma credibile, conclude il sindaco, auspicando anche che l’impresa sia in grado di recuperare i ritardi accumulati, anche per effetto dei ritrovamenti archeologici