Il calendario 2006 di Venis Spa – Venezia informatica e sistemi, dedicato a “Creato a mano” opere di allievi dell’Istituto statale d’Arte di Venezia, con le fotografie di Francesco Barasciutti e la grafica di Fabrizio Olivetti, è stato presentato oggi a Palazzo Gradenigo, sede di Venis. Come già negli anni scorsi, il calendario, realizzato in collaborazione con l’Istituzione Centro previsioni e segnalazioni maree, affianca alle tavole mensili con i giorni il calendario mensile con i grafici delle maree astronomiche. L’incontro, una “festa di venezianità”, ha visto gli interventi del presidente di Venis, Elio Canestrelli, del presidente dell’Istituzione Centro Maree, Luigi Alberotanza, del vice sindaco di Venezia, Michele Vianello, del preside dell’Istituto statale d’Arte, Giorgio Chiavalin, e la lettura del testo-didascalia di Carlo Montanaro, presenti l’amministratore delegato di Venis, Sergio Brischi, e il direttore dell’Istituzione, Paolo Canestrelli.
Canestrelli ha sottolineato come le immagini per il calendario di quest’anno privilegino l’aspetto dinamico, quello del movimento delle mani, rispetto a quello statico degli elementi di arredo urbano degli anni scorsi; e ha quindi ricordato l’impegno di Venis – da pochi giorni totalmente pubblica, con il Comune azionista di maggioranza – per fornire sistemi informatici adeguati alle esigenze di una moderna ed efficiente amministrazione pubblica, senza trascurare la componente estetica del “bello”. Alberotanza ha posto in risalto come la unicità di Venezia si esprima anche in un calendario unico rispetto alle altre città, con il grafico delle maree, di grande utilità pratica e insieme invito a tener sempre presente il rapporto dei beni culturali di Venezia con l’ambiente della laguna, che ha fatto grande la città. Chiavalin, dopo aver ricordato l’importanza dell’Istituto statale d’Arte, scuola di progettazione e di design con 24 laboratori altamente specializzati, ha sottolineato come il lavoro degli allievi coniughi la creatività e la fantasia con le conoscenze tecniche e ha auspicato un maggior apprezzamento della sua scuola nel territorio, del quale ha caratterizzato la vita fin dalle origini, nel 1872.
Il vice sindaco ha ricordato che il Centro Maree, grazie anche alle persone che vi operano, è uno straordinario patrimonio scientifico per la città, e che Venis ha le capacità per un prossimo salto di qualità, ampliando il proprio campo di azione al di fuori della pubblica amministrazione, e ha auspicato una più stretta collaborazione scientifica tra Venis e Centro Maree. Vianello si è poi soffermato sulle fotografie, per parlare di un legame molto forte tra il lavoro dell’artista e quello dell’informatico, perché ambedue capaci di “movimento” e quindi di dinamismo, di cambiamento: in un settore come nell’altro – ha concluso – Venezia ha grandi risorse e grandi capacità, che bisogna saper cogliere e sviluppare.
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