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12/12/2005

Categoria: Sanità

Indagine sull’influenza aviaria: Comune e Medici di Famiglia in rete.


L’interessante indagine sull’influenza aviaria, presentata questa mattina a Ca’ Farsetti, è stato il primo passo compiuto dall’accordo Co.Me.Fa.Re, siglato lo scorso 8 giugno dal sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, tra la Programmazione Sanitaria del Comune di Venezia e la sezione provinciale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) con l’obiettivo di creare flussi informativi sistematici tra 1’ente e i medici di famiglia, le figure più vicine al paziente e parte integrante del complessivo “sistema salute”.


“È fondamentale che si diano le giuste informazioni al cittadino – ha esordito l’assessore comunale all’Ambiente, Laura Fincato – perché informazioni distorte rischiano di creare panico. L’indagine sull’influenza aviaria dimostra come si possa evitare ciò”. Maurizio Mauro, dirigente comunale della Programmazione sanitaria, ha aggiunto: “L’indagine, condotta nel mese di novembre, è la prova che si sono raggiunti buoni livelli di coordinamento, i medici di famiglia sono stati attivi e pronti ad accogliere questa prima sfida. La rete consente di avere un osservatorio epidemiologico aggiornato e di realizzare indagini specifiche grazie a un preparato gruppo di medici ‘sentinella’”.


I risultati dell’indagine sull’influenza aviaria sono stati abbastanza incoraggianti, come hanno illustrato i coordinatori della ricerca, i medici di famiglia Giulio Bergamasco e Maurizio Scassola (vicepresidente provinciale Fimmg). È emerso, fra l’altro, che la gente assolve almeno parzialmente il virus dell’aviaria dal giudizio di  pericolosità, e che sono state soprattutto le notizie diffuse dalla televisione a creare allarmismo. Solo il 20% circa del totale degli intervistati afferma di aver cambiato le proprie  abitudini alimentari dall’inizio dell’allarme-aviaria; complessivamente vi è sufficiente soddisfazione sulle informazioni prodotte dagli Enti preposti alla Sanità; le stime relative alla mortalità da aviaria pubblicate da alcune riviste sono giudicate attendibili; la maggioranza assoluta nega che il vaccino antinfluenzale protegga contro 1’aviaria (54%); più dell’80% degli intervistati ritiene che la trasmissione del virus dei polli da uomo a uomo sia una evenienza rara o rarissima.


Un appello conclusivo agli organi di informazione, affinché si crei una rete informativa corretta e reciprocamente fruttuosa, è stato rivolto da Maurizio Mauro, dopo aver ricordato che dalla ricerca è emerso che proprio coloro che seguono con attenzione le informazioni fornite dai media sull’argomento e le giudicano allarmanti, cambiano poi regime alimentare.