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24/11/2005

Categoria: Comunicazioni del Sindaco

Salvaguardia e Finanziaria, il sindaco commenta la lettera ai parlamentari scritta con Galan: “Tema centrale non è il Mose, ma la Legge speciale”


La lettera che il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, e il presidente della Giunta regionale del Veneto, Giancarlo Galan, hanno inviato a tutti i senatori e a tutti i deputati, ha come momento centrale e più importante l’affermazione “è necessario che il disegno di legge finanziaria per il 2006, attualmente all’esame del Parlamento, sia ricondotto al riconoscimento degli impegni da parte del Governo assunti in sede di Comitato interministeriale per Venezia (Comitatone)” lo scorso 28 settembre, a fronte di una situazione così descritta: “La realtà è che si stanno penalizzando gli interventi finalizzati alla salvaguardia complessiva della città e della laguna che comunque fanno parte del sistema degli interventi il cui perno è la realizzazione del Mose”.


“Se invece si perpetuasse l’attuale situazione di carenza di risorse finanziarie – annotano Cacciari e Galan – si verrebbe a costituire un danno per Venezia, per la sua storia e per l’emblema di civiltà che tutti, italiani e non, le riconoscono”.  Di qui, la conclusione: “Siamo certi che in fase di conversione del disegno di legge finanziaria per il 2006, Venezia non dovrà subire una così grave penalizzazione e quindi, allo scopo di ottenere un risultato positivo, il vostro impegno comune e coordinato diviene fondamentale e urgente”.


Cacciari ha ricordato che la proposta di emendamento alla Finanziaria per un ritorno alla procedura di rifinanziamento della legge speciale, come è sempre stato in passato, è condivisa dai parlamentari veneziani di tutte le forze politiche, nonché dal Magistrato alle Acque e dallo stesso Consorzio Venezia Nuova.


Il sindaco ha convocato la conferenza stampa soprattutto per puntualizzare che il contenuto della lettera è la richiesta di rifinanziamento della legge speciale, e non il Mose, a differenza di quanto scritto oggi da un quotidiano locale in un modo che il sindaco ha definito “totalmente stravolgente”. Che il Mose – ha detto Cacciari – sia il perno del sistema di interventi finanziati per la salvaguardia, è un dato di fatto, che non implica alcun giudizio. Importante è piuttosto che sindaco e presidente della Giunta regionale concordino sul fatto che la salvaguardia complessiva di Venezia non può ridursi ai soli interventi alle bocche di porto, e che quindi i finanziamenti non possono andare soltanto al Mose, ma devono essere assicurati a tutti gli interveti volti agli obiettivi indicati dalla legge speciale per la salvaguardia fisica, ambientale, socioeconomica di Venezia e della laguna.