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07/12/2005

Categoria: Politiche sociali

Verso un carcere non più “luogo separato” ma “territorio della città” Mercoledì un protocollo d’intesa tra Comune e Ministero di Giustizia


Fare in modo che il carcere non sia più vissuto come un luogo separato dalla città, ma come uno dei “territori” della città in cui è attiva la rete dei servizi: è questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra il Comune di Venezia e il Ministero di Giustizia, che sarà presentato mercoledì 14 alle ore 12 a Ca’ Farsetti. Interverranno: per il Comune il sindaco Massimo Cacciari e l’assessore alle Politiche sociali Delia Murer, per la Direzione degli Istituti di pena di Venezia, il direttore Gabriella Straffi, per la Direzione del Centro di Servizio sociale per adulti (Cssa) di Venezia, il direttore Chiara Ghetti; sarà presente il presidente del Tribunale di Sorveglianza, Giovanni Tamburrino,


Questo protocollo d’intesa si caratterizza per essere la prima esperienza nel Triveneto, e sicuramente una delle prime a livello nazionale, che ha l’obiettivo di sancire una collaborazione duratura nel tempo tra Ente locale e Amministrazione del Ministero della Giustizia, definendo le linee di azione comuni e formalizzando una reciprocità di intenti per fare in modo, appunto, che il carcere non sia più vissuto come un luogo separato dalla città, ma come uno dei “territori” della città in cui è attiva la rete dei servizi. L’obiettivo più immediato è quello di definire le modalità attraverso le quali viene eseguita la pena nel territorio veneziano, non più appannaggio esclusivo dell’Amministrazione penitenziaria, ma favorendo la presenza della comunità, delle Istituzioni, della società civile e delle realtà del volontariato locale. 


La presentazione del protocollo d’intesa avverrà in forma di conferenza stampa: la presenza degli operatori dell’informazione sarà perciò molto gradita.