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20/12/2005

Categoria: Ambiente

Presentato lo studio del Comune per il riutilizzo delle acque reflue depurate



L’irrigazione del parco di San Giuliano, l’immissione di acqua con alto tenore di ossigeno per rivitalizzare il Canal Salso e il Canal Cieco, un percorso acqueo da via Poerio a piazza Barche concluso da una fontana posta davanti allo stesso Canal Salso. Sono queste tre delle ipotesi di riutilizzo delle acque reflue, ventilate dallo studio di fattibilità promosso dalla Direzione centrale Ambiente e Sicurezza del territorio del Comune di Venezia e sviluppato dal Consorzio Venezia Ricerche.


Il progetto è stato presentato oggi in un incontro svoltosi nel Municipio di Mestre presieduto dall’assessore comunale all’Ambiente Laura Fincato a cui erano invitati la Giunta comunale, i componenti della X Commissione consiliare, i rappresentanti delle Municipalità.


L’acqua è una risorsa finita e vulnerabile: obiettivo dello studio è quello di migliorare le tecnologie di trattamento delle acque reflue, sia urbane sia industriali e di massimizzarne il riuso. Il riutilizzo ha una doppia valenza ambientale: un risparmio di prelievo delle acque di falda; il miglioramento delle acque superficiali, come dovrebbe avvenire, ad esempio, nel Canal Salso. Per raggiungere questi traguardi bisognerà implementare l’impianto di Fusina già esistente, con nuove condutture di adduzione e riuso. Le acque depurate, una volta realizzato il progetto, dovrebbero essere riutilizzate in una misura che va dal 20% (in inverno) al 40% (in estate); le altre è previsto che vengano scaricate in mare aperto, a circa 19 km dalla costa.