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06/12/2005

Categoria: Politiche sociali

L’aggiornamento del Piano per i Servizi socio-sanitari di quattro Comuni


Aggiornamento per il triennio 2005-2007 del precedente Piano di zona approvato dalla Conferenza dei sindaci nel settembre 2001.


Il Piano di zona è lo strumento fondamentale attraverso il quale i Comuni e l’Azienda Ulss, con il concorso di tutti i soggetti attivi nella progettazione, possono disegnare il sistema integrato di interventi e servizi sociali e socio sanitari con riferimento agli obiettivi strategici, agli strumenti realizzativi e alle risorse da attivare.
La scelta operata dai Comuni e dall’Ulss veneziana è stata quella di partire dal livello di integrazione raggiunto dal sistema esistente, valutando la capacità di mettere in campo ulteriori risorse ed azioni in modo coordinato e sinergico.
Le “schede” di cui si compone il documento sono state elaborate con il concorso dei Servizi di Comune, Ulss ed Enti gestori, e con il coordinamento dell’Ufficio di Piano costituito presso l’Osservatorio Politiche di Welfare e la Direzione dei servizi locali dell’azienda Ulss 12, per poi essere vagliate nel corso della prima tornata di Forum con le realtà del Terzo settore, associazioni, organizzazioni sindacali, prima dell’adozione da parte della Conferenza dei Sindaci, avvenuta nel marzo scorso.
Il 30 maggio scorso la Conferenza dei Sindaci ha concordato il percorso che condurrà, dopo
l’espressione di voto dei quattro Comuni, alla definitiva sua approvazione.
Per quanto riguarda il Comune di Venezia, la Giunta ha esaminato il Piano nella seduta del 7 luglio e, dopo il passaggio in terza commissione con l’acquisizione dei pareri delle Municipalità e della Consulta per la tutela della salute, il Piano approda in Consiglio comunale.


 


I criteri guida del Piano di zona 2005-2007


I criteri guida che hanno caratterizzato il percorso di costruzione del piano sono stati i seguenti:


·il consolidamento delle risorse disponibili - Si è scelto di rimanere fortemente ancorati a quanto il sistema ha già sviluppato negli anni, valorizzando quanto di buono ha già ottenuto e imparando a riconoscere per tempo gli aspetti da migliorare e ad intervenire in modo tempestivo ed adeguato


·predisposizione di un percorso sostenibile e praticabile - Andranno definite e sperimentate modalità organizzative per coinvolgere e valorizzare i diversi soggetti che operano nel territorio, promuovendo la collaborazione e la concertazione istituzionale tra Comuni, Ulss e, in quanto coinvolte nell'azione di piano, le altre istituzioni interessate. Saranno dunque attuati tre distinti piani di lavoro: quello istituzionale che include i soggetti titolari delle decisioni; quello operativo che include i soggetti gestori delle azioni (servizi, progetti, dispositivi); quello della partecipazione dell’utenza organizzata;


·Costruzione di un sistema di monitoraggio e valutazione congruente - Un limite sperimentato nelle precedenti esperienze di pianificazione locale è riconducibile a livelli differenziati di monitoraggio e valutazione dei processi di sviluppo e della capacità del piano nel raggiungere i propri obiettivi. Si è dunque ritenuto di avviare delle azioni per sviluppare nel corso del triennio di vigenza del Piano livelli uniformi di monitoraggio delle azioni e di valutazione della capacità di realizzazione degli obiettivi. In questo senso, si è chiesto ai gruppi di lavoro di articolare le azioni e i dispositivi in obiettivi generali e specifici e, laddove opportuno, di ipotizzarne la scansione temporale.


L’aggiornamento del Piano socio-sanitario ha inoltre richiesto l’analisi di accurate informazioni rispetto all’andamento della popolazione residente nell’area veneziana, con lo scopo di “ritarare” al meglio i servizi in funzione delle esigenze del territorio e delle diverse fasce d’età. La popolazione residente dei quattro Comuni appartenenti all’Ulss 12 era pari a 303.944 abitanti al 1. gennaio 2004. Secondo le previsioni effettuate nel 2010 la popolazione si ridurrà a 298.842 persone, con una perdita pari a 5.102 unità, pari al 1,6% del valore iniziale: una contrazione piuttosto limitata in quanto la previsione per il comune di Venezia ha tenuto conto degli effetti dei flussi demografici verificatisi dopo il 2000, in seguito alla regolarizzazione degli immigrati stranieri e alla recente tendenza della natalità.


 


I livelli organizzativi del Piano di zona socio-sanitario


Gli organismi tecnici del Piano, definiti nell’estate del 2004, sono l’Ufficio tecnico di Piano, i Tavoli di lavoro tematici e i Forum.


L’ufficio tecnico di Piano
All’Ufficio tecnico di Piano è stato assegnato il compito di definire le linee di indirizzo del Piano e di validare le proposte elaborate dai gruppi di lavoro tematici da sottoporre all’approvazione degli organismi istituzionali preposti. Inizialmente era composto dal Direttore centrale alle Politiche sociali, educative e sportive del Comune di Venezia e dal Direttore dei Servizi sociale dell’Ulss 12, dall’Ufficio di staff della Direzione sociale dell’Ulss 12, dall’Osservatorio Politiche di Welfare del Comune di Venezia e dai referenti dei tavoli tematici dei Comuni e dell’Ulss 12. Successivamente l’Ufficio tecnico è stato integrato con i direttori dei quattro distretti sociosanitari.


I Tavoli di lavoro tematici
I gruppi di lavoro “tematici” hanno avuto il compito di predisporre i materiali e la documentazione finalizzata ad avviare il lavoro di aggiornamento e revisione del Piano, nelle seguenti aree:


-materno - infantile;
-disabili;
-anziani;
-salute mentale;
-dipendenze.


La composizione dei gruppi di lavoro prevedeva un livello istituzionale con rappresentanti dei Comuni e dell’Azienda Ulss veneziana, ed uno di concertazione (tavolo tematico) con la presenza dei soggetti gestori dei Servizi socio-sanitari.


Il livello dei Forum


I Forum hanno rappresentato un ampio momento di consultazione con la partecipazione del Comune di Venezia, l’azienda Ulss, i soggetti gestori dei Servizi, affiancati però anche da altre realtà del Terzo settore, associazioni, organizzazioni sindacali. Questi luoghi sono stati considerati come strumenti operativi in grado di garantire delle forme adeguate di aggregazione, di favorire  la valutazione sui singoli servizi o sull’intero sistema, e di far emergere nuove proposte in ordine alle strategie organizzative o ai diversi ambiti di intervento.


 


Le aree di intervento previste dal Piano di zona


Questi in sintesi gli obiettivi previsti per le singole aree di intervento delineate dal Piano di zona socio-sanitario:


1.Area materno – infantile
L’area è distinta in tre target: infanzia (0/11 anni), adolescenza (12/18 anni) e sistema dei servizi; Prevede il mantenimento ed il potenziamento dell’attuale offerta e dispositivi mirati ad affrontare i nuovi bisogni emergenti. Una parziale innovazione nella programmazione dei servizi è costituita  dall’attenzione posta alla necessità di individuazione, il più possibile precoce, dei segnali di disagio. Obiettivo prioritario è il coinvolgimento di tutti i servizi interessati a questo bacino di utenza attraverso protocolli di osservazione condivisi che permettano di intensificare la capacità di ascolto.


2.Area dipendenze
Sono stati considerati i seguenti target e, per alcuni di questi, sono stati definiti più livelli di problematicità/gravità: popolazione giovanile; giovani consumatori al di sotto dei 24 anni; tossicodipendenti; tossico- alcoldipendenti con figli; fumatori; giocatori patologici; consumatori di alcol; familiari.
Sul fronte più ampio della popolazione giovanile, il Piano di zona ha ritenuto di dare continuità alle numerose iniziative finalizzate alla prevenzione dell’uso di sostanze e di comportamenti a rischio, mentre, per quanto riguarda gli interventi nei confronti dei giovani consumatori, è stato posto come obiettivo primario il contatto precoce con i ragazzi da poco avviati al consumo di sostanze. E’ quindi necessario incentivare gli interventi di peer support (sostegno da parte dei pari) e progettare interventi educativi sistematici dedicati a gruppi ad alto rischio, attivare metodologie d’aggancio più efficaci quali, ad esempio, l’outreach (“andare verso”, la ricerca attiva dei soggetti nei loro luoghi abituali)”.


3.Area salute mentale
I target sono: i pazienti con patologie plurime, i pazienti con patologia psichiatrica e quelli provenienti da altri contesti socioculturali, un fenomeno emergente in quanto si ritiene richieda l’attivazione di particolari forme di presa in carico psichiatrica. Tra gli obiettivi di sistema individuati per quest’area s’intende dare priorità a quelli diretti a favorire un’intercettazione precoce del disagio mentale e ad una piena integrazione sociale del malato psichico, mediante azioni di sensibilizzazione, informazione e di collaborazione con tutti i soggetti del territorio direttamente o potenzialmente in contatto con la problematica della salute mentale, oltre al necessario ampliamento dell’offerta dei Servizi, in particolare per la terraferma, sia in termini di strutture che di accessibilità. In occasione dell’ultimo Forum relativo a questo settore, le quattro amministrazioni comunali del territorio hanno inoltre esplicitamente chiesto all’Ulss veneziana di promuovere una conferenza ad hoc nella quale vengano presentate le linee programmatiche per gli interventi in ambito psichiatrico.


4.Area disabilità
Il Piano di zona 2005-2007 prevede la promozione della vita autonoma dei soggetti diversamente abili attraverso azioni rivolte anche a chi si prende cura di loro, oltre a garantire un’adeguata assistenza alle persone disabili che non possono mantenere il proprio domicilio. Dall’analisi della situazione attuale è inoltre emerso il fenomeno dell’innalzamento dell’età media degli utenti, con una conseguente diversificazione dei bisogni. Si è pertanto proceduto, in particolare per i Ceod, alla rilevazione del complesso delle necessità assistenziali degli utenti e ad aggiornare i parametri relativi al rapporto tra operatori e utenti. Il risultato consentirà, nel corso dei prossimi anni di programmazione, un adeguamento dell’offerta dei servizi. Parallelamente all’aumento dell’età media dei disabili, si è registrato anche un invecchiamento delle famiglie che se ne fanno carico: la conseguente diminuzione delle loro capacità e possibilità di cura impone al sistema dei servizi un potenziamento quantitativo e qualitativo dei livelli di assistenza e supporto.


5.Area anziani
I target di intervento previsti guardano sia agli anziani che si trovano in una situazione di perdita di autonomia (cioè coloro che necessitano di interventi assistenziali continuativi), sia agli anziani “fragili” (cioè persone cronicamente affette da patologie multiple, con problematiche anche di tipo socio-economico). Il Piano di zona punta quindi ad offrire a questa fascia di popolazione servizi sempre più articolati e flessibili, promuovendo tra l’altro la funzione dei Centri Servizi nelle residenze per anziani nella piena integrazione dei sistemi della residenzialità e della domiciliarità. E’ prevista inoltre una particolare attenzione per gli interventi di sviluppo di comunità e delle reti sociali del territorio.



I partecipanti ai Forum delle cinque aree di intervento


Come già sottolineato in precedenza, ai Forum hanno preso parte i soggetti istituzionali, i gestori dei Servizi, assieme alle realtà del Terzo settore, associazioni, organizzazioni sindacali.


 



Il percorso di presentazione, confronto e consultazione sul documento di Piano nel Comune di Venezia


Il percorso di presentazione, confronto e consultazione sul documento di Piano nel Comune di Venezia si è svolto nel modo seguente:


Presentazione del documento di Piano e del percorso per l’approvazione attraverso un incontro plenario con invito ai Consiglieri Comunali di Venezia, ai Consiglieri di Municipalità e ai componenti degli esecutivi di Municipalità, ai Comuni associati, alla Consulta per la Salute, ai Soggetti Gestori, alle Associazioni rappresentative degli utenti, alle Organizzazioni Sindacali in data 21 giugno 2005.


Organizzazione di cinque forum tematici, uno per ogni area di programma con i soggetti gestori e le associazioni rappresentative degli utenti, con invito ai delegati di Municipalità, ai componenti la Consulta per la Salute, alle Organizzazioni Sindacali, dal 12 al 15 luglio 2005.


Organizzazione di un forum con le organizzazioni sindacali di discussione complessiva del Piano in data 19.07.2005.


Presentazione generale e approfondimenti per area di programma in sede di Commissione Consiliare in data 19 e 26 luglio, 6, 13, 20, 27 settembre e 1 ottobre 2005, con incontro della Commissione con la Consulta per la Salute in data 25.10.2005 ed espressione del relativo parere.


Organizzazione incontri di presentazione e discussione del Piano nelle Municipalità in data 5 e 12 settembre (Mestre-Carpenedo), in data 9 e 15 settembre (Marghera e Chirignago Gazzera) e 14 – 22 e 29 settembre (Venezia e Lido – Pellestrina).



Si è preso atto dei pareri favorevoli espressi dal Consiglio delle Municipalità nei termini seguenti:


Municipalità di Favaro, Municipalità di Marghera e Municipalità di Chirignago in data 29 settembre 2005,


Municipalità di Mestre Carpenedo in data 4 ottobre 2005,
Municipalità di Lido Pellestrina in data 17 ottobre 2005,
Municipalità di Venezia in data 8 novembre 2005.


Si è preso atto del parere favorevole espresso dai Consigli Comunali di Cavallino Treporti (4 novembre 2005), di Marcon (9 novembre 2005) e Quarto d’Altino (7 ottobre 2005).


Si è acquisito il parere della III° Commissione Consiliare comprensivo delle valutazioni espresse dalle Municipalità e dalla Consulta per la Salute e gli emendamenti alla proposta di Piano.


 


 


Principali modifiche apportate al documento di piano a seguito del percorso di confronto e consultazione con i vari  soggetti (proposte varie raccolte ed emendamenti dei consiglieri comunali)


Per quanto riguarda gli Obiettivi trasversali alle varie aree


Nell’obiettivo generale:
Garantire elementi di conoscenza condivisa dei fenomeni e degli interventi nei vari ambiti


Nuovo Obiettivo specifico:
Promozione di attività  e strumenti finalizzati ad informare i cittadini sui servizi e sugli interventi disponibili sul territorio, con il monitoraggio delle attività e strumenti d’informazione esistenti e la programmazione ed avvio di nuovi strumenti


Nuovo obiettivo generale
Razionalizzazione delle sedi di erogazione delle prestazioni socio sanitarie nel territorio
Nuovo Obiettivo specifico: migliorare l’efficienza e l’efficacia dei punti di erogazione dei servizi distrettuali


Nuovo obiettivo generale
Favorire processi di sviluppo della qualità dei servizi
Nuovo Obiettivo specifico: Promuovere l’utilizzo delle carte dei servizi per migliorare la qualità dei servizi erogati  e per  ottimizzare l’organizzazione degli attori eroganti



Per quanto riguarda gli Obiettivi dell’area Materno infantile:


Nell’obiettivo generale:
Assicurare il sostegno ad adolescenti con comportamenti a rischio


Nuovo Obiettivo specifico:
Attività di potenziamento del progetto già in atto per la prevenzione dei suicidi in età adolescenziale


Nell’obiettivo generale:
Assicurare presa in carico diagnostica, socio educativa, terapeutica per adolescenti in fascia d’età 12-18 anni e delle loro famiglie
Nuovo Obiettivo specifico:
Assicurare la presa in carico di soggetti con Disturbi del comportamento alimentare


Nell’obiettivo generale:
Sviluppare un sistema informativo condiviso Comune Aulss 12, interfacciabile con soggetti gestori Terzo settore


Nuovo Obiettivo specifico:
Attivare le funzioni  di  osservatorio sulle  famiglie in raccordo con l’osservatorio nazionale sulla famiglia


Verrà inserito in allegato al documento di Piano il prospetto riepilogativo degli interventi a favore delle famiglie, previsti nel documento di Piano, e i nuovi progetti relativi ai Consultori Familiari recentemente approvati dalla Regione.


Per quanto riguarda gli Obiettivi dell’area Dipendenze:


Nell’obiettivo generale:
Favorire rapporti significativi con i servizi
Nell’Obiettivo specifico: Migliorare la collaborazione per le prese in carico multiple e complesse in modo integrato


Si è specificato ulteriormente la creazione di protocolli operativi condivisi dai servizi di Aree diverse (Materno Infantile, Salute Mentale, Disabilità).


 


Per quanto riguarda gli Obiettivi dell’area Salute Mentale:


Nell’obiettivo generale:
Garantire al paziente  la continuità assistenziale rispetto ai servizi
Si è specificato ulteriormente la condivisione con i servizi  coinvolti di linee guida d’intervento per i pazienti seguiti da servizi di Aree diverse (Materno Infantile, Dipendenze, Disabilità).


Nell’obiettivo generale:
Garantire ai pazienti psichiatrici adeguate opportunità di autonomia personale ed d’integrazione nel tessuto sociale


Nell’Obiettivo specifico:
Definizione di strategie/azioni per il potenziamento degli strumenti per l’inserimento lavorativo
Si è inserito uno  studio delle esperienze esistenti  di aziende a partecipazione pubblica, costituite  per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati per la verifica della necessità rispetto alle risorse già disponibili sul territorio


Nell’obiettivo generale:
Garantire l’accessibilità ai servizi


Nuovo Obiettivo specifico:
Monitoraggio dei tempi di accesso ed erogazione dei servizi con particolare riferimento all’assistenza domiciliare


Nuovo obiettivo generale:
Promuovere attività di ricerca valutativa su bisogni ed interventi in merito a specifiche patologie


Nuovo Obiettivo specifico:
Individuare bisogni ed interventi  prioritari su cui eseguire la ricerca valutativa (Partendo dalla patologia dell’autismo dopo i 21 anni)


Nuovo obiettivo generale:
Favorire attività di sostegno ai pazienti con patologia psichiatrica ed ai loro familiari
Nuovo Obiettivo specifico:
Potenziamento Gruppi Auto Mutuo Aiuto (AMA)


 


 



Per quanto riguarda gli Obiettivi dell’area Disabilità:


Nuovo obiettivo generale:
Garantire all’utente la continuità assistenziale rispetto ai servizi


Nuovo Obiettivo specifico:
Condivisione con i servizi  coinvolti di linee guida d’intervento per le persone seguite da servizi di Aree diverse (Materno Infantile, Dipendenze, Salute Mentale)


Nuovo obiettivo generale:
Promuovere Interventi in favore di persone con disabilità post traumatica
Nuovo Obiettivo specifico: Stesura di progetti personalizzati con particolare attenzione alla riabilitazione e attività di supporto ai familiari


 


Per quanto riguarda gli Obiettivi dell’area Anziani:


Nell’obiettivo generale:
Garantire il ricovero in strutture protette organizzate riproducendo ambienti e scansioni temporali di tipo familiare


Nell’Obiettivo specifico:
Garantire un’adeguata assistenza alle persone in dimissione ospedaliera e/o prive di rete familiare di supporto


Oltre al completamento dei 40 posti di RSD ed inserimento nella rete di offerta nel sistema dei servizi, alla stesura di un protocollo tra AULSS 12 e soggetti gestori, alla
definizione delle modalità di invio/accesso, è stata inserita una verifica  e un monitoraggio della distribuzione territoriale della domanda ai fini di un eventuale intervento di riequilibrio.


Nell’obiettivo generale:
Sviluppare e sostenere reti sociali all'interno delle comunità territoriali con la presenza attiva delle persone anziane
Nuovo Obiettivo specifico:
Attività di formazione rivolte ai soggetti della rete informale che si prende cura delle persone anziane non autosufficienti (conviventi, familiari, badanti, vicini, ecc.)  da realizzare in collaborazione con le Associazioni di volontariato dei coordinamenti territoriali del progetto “Città Solidale” (Vetrina del Volontariato, Spazio Mestre Solidale, ecc.).


Nell’obiettivo generale:
Garantire continuità assistenziale a fronte di livelli elevati di complessità del trattamento anche in situazioni di emergenza
Nuovo Obiettivo specifico:
Definizione di un sistema integrato di risorse (fondo) tra domiciliarità e residenzialità per dare risposte alla non autosufficienza, fermi restando vincoli imposti dalla normativa regionale e  nazionale e le disposizioni regionali in materia di bilancio (Studio di fattibilità e progettazione nel primo anno, Accordi per la definizione nel secondo, Valutazione sulla fattibilità nel corso del terzo anno).