Un interessante strumento per prendere coscienza di un problema quasi sempre trascurato da chi si occupa di comunicazione, rendere comprensibile un testo anche a lettori ipovedenti, acquisendo nel contempo reali informazioni sulle migliori modalità tecniche e grafiche volte ad ottenere ciò. È il volume “Questione di Leggibilità. Se non riesco a leggere non è solo colpa dei miei occhi”, realizzato dal Progetto Lettura Agevolata del Comune di Venezia, grazie al contributo dell’Assessorato alle Politiche sociali della Regione Veneto, presentato questa mattina a Ca’ Farsetti.
Alla presentazione è intervenuto il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, che ha paragonato il problema della scarsa leggibilità a quello delle barriere architettoniche, ribadendo la ferma convinzione del Comune nel proseguire nell’abbattimento di entrambe. Anche Maurizio Calligaro, direttore della Direzione Relazioni esterne e Comunicazione del Comune di Venezia, ha confermato tale impegno, peraltro già da tempo dimostrato con successo nel sito Internet dell’ente. Lucia Baracco, responsabile del Progetto Lettura Agevolata, ha evidenziato i problemi che una progettazione disattenta può provocare. L’accesso alle informazioni scritte costituisce una grossa difficoltà per molte persone; ciò nonostante, il problema viene frequentemente ignorato da chi si occupa di comunicazione, inclusa quella di servizio fornita dagli enti pubblici.
Il curatore del volume, Flavio Fogarolo, ha illustrato esempi tratti dall’esperienza quotidiana, a dimostrazione dell’entità del problema e di come sia costantemente sottovalutato anche se non comporta, nella maggior parte dei casi, costi aggiuntivi per chi realizza prodotti di alta leggibilità. Paolo Cotti Cometti, che si occupa dello sviluppo web per il Progetto Lettura Agevolata, ha ricordato che, in alcuni casi, un “ritocco” per una migliore leggibilità ha anche migliorato la veste di alcuni testi.
Gianni Virgili, della Clinica oculistica dell’Università degli Studi di Firenze, ha dimostrato l’alta percentuale di beneficiari, per la lettura, con l’adozione degli appositi accorgimenti tecnici. Medardo Chiapponi, direttore del corso di laurea in Disegno industriale alla Università Iuav, ha confermato che una nuova coscienza del problema si sta gradualmente diffondendo. “L’adozione di nuovi criteri di leggibilità - ha concluso Celestino Grassi, della Commissione interministeriale permanente per l’impiego delle nuove tecnologie a favore delle categorie deboli - è una cultura che, a breve, si deve necessariamente imporre, iniziando proprio dagli enti pubblici”.
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