Il sindaco di Venezia, Paolo Costa, ha inviato il seguente messaggio al Forum della Cultura per Mestre, che si è aperto oggi al Centro culturale Candiani: "Sarò presente domani ai lavori di questo Forum, certo che esso rappresenta un momento importante per la città e per l'elaborazione culturale della città stessa. A voi che siete qui oggi e a coloro che porteranno il loro contributo domani, ci tengo però a far giungere il mio auspicio anche in apertura dei lavori.
E' un auspicio molto semplice: che sappiamo insieme 'vedere' e che sappiamo insieme 'guardare'. Che sappiamo 'vedere', innanzitutto. Che sappiamo vedere che cos'è Mestre, come è cambiata, quali opportunità ha saputo cogliere, come ha saputo uscire dagli anni più difficili. Credo che questa sia la prima nostra responsabilità: sforzarci di vedere che il brutto anatroccolo non è più tale, e che 'Mestre bella' esiste. Non ce lo diciamo tra di noi: lo riconoscono, a volte meglio di noi stessi, coloro che sono abituati a vedere le città e a giudicarle.
Qualcuno tra di voi ne ha già avuto notizia, ma non tutti sanno che uscirà a giorni la nuova Guida del Touring Club dedicata a Venezia e provincia. Essa dedica a Mestre un'attenzione e un riconoscimento nuovo, pagine di attenzione nuova rispetto alle precedenti edizioni in cui Mestre era confinata in poche righe. E' una nuova attenzione dovuta alla Piazza restaurata, alla Torre, al Parco, alla nuova ricettività alberghiera sulla gronda lagunare, alla city di uffici e rappresentanza che è sorta in nella zona di via Torino, al Vega, alla rete delle piste ciclabili, al lavoro dei cittadini sui Forti…
Ecco di nuovo il mio auspicio: che insieme ai cittadini sappiamo vedere con occhi ben aperti, più di quanto abbiamo fatto finora, la città in cui viviamo e per cui lavoriamo. E poi l'auspicio è che sappiamo 'guardare'. Che sappiamo guardare avanti, con coraggio, con lungimiranza, vedendo bene la Mestre di oggi e immaginando già la Mestre di domani, e costruendo politiche culturali capaci di essere attuali non solo per pochi mesi.
C'è un'immagine che riassume la prospettiva che vorrei fosse nostra, perché Mestre sappia reggere la sfida e il confronto con le altre città che fanno cultura. Ed è l'immagine del campanile di San Marco vista dal ponte del Parco di San Giuliano: ci dà il senso dello sviluppo della nostra città, che agli operatori della cultura oggi io chiedo di elaborare e di trasformare in lavoro quotidiano, e ci dà il senso della complicità tra Mestre e Venezia. Una complicità che è la grande carta, la grande opportunità per entrambe, per continuare a crescere, per essere ancora una volta città leader, anche nel campo dell'elaborazione culturale".
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