Il Comune di Venezia è contrario al nuovo disegno di legge che il Governo presenterà nel corso della Conferenza Nazionale sul problema droga, in programma dal 5 al 7 dicembre, ed intende nel contempo non solo proseguire, ma potenziare il lavoro che i suoi servizi sociali hanno compiuto in questi anni.
Lo ha affermato l'assessore comunale alle Politiche sociali Delia Murer, presentando questa mattina, al Centro culturale Candiani di Mestre, il libro "La guerra infinita. Le droghe nell'era globale e la svolta punitiva in Italia": erano presenti uno dei curatori (con Grazia Zuffa), Franco Corleone e i funzionari dell'Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Venezia, Marino Costantini e Alberto Favaretto.
"Il nuovo disegno di legge governativo - ha spiegato la Murer - ha tre caratteristiche. Da un lato criminalizza i consumatori di droga, equiparando, nelle pene, chi detiene modiche sostanze di stupefacente per uso personale agli spacciatori. Poi offre come unica alternativa al carcere l'inserimento in strutture terapeutiche di tipo privato. Queste strutture, ne dovrebbero nascere cinque sul modello di quello di Castelfranco Emilia, avrebbero inoltre la possibilità di certificare lo stato di tossicodipendenza in alternativa a quelle pubbliche. In questo modo si disconosce il lavoro fatto in questi anni dagli stessi servizi sociali del Comune di Venezia, a cominciare da quelli per la "riduzione del danno", che hanno lo scopo di far emergere dal sommerso i tossicodipendenti non dichiarati, di dar loro informazioni e di aiutarli nell'opera di recupero: tutto ciò lavorando in rete con gli altri servizi che si occupano del problema: l'Asl, il Sert, le farmacie, la Regione, le forze dell'ordine. Per il 2006 il Comune di Venezia, nonostante i tagli della Finanziaria, conferma le risorse per questi servizi e anzi creerà, in via Giustizia un Centro diurno di prevenzione, ascolto e aiuto ai tossicodipendenti."
E' toccato invece ad uno dei suoi curatori, Franco Corleone, presentare il libro 'La guerra infinita. Le droghe nell'era globale e la svolta punitiva in Italia'. "Il volume - ha spiegato Corleone - vuole parlare ai giovani, col loro linguaggio, della droga, eliminando le banalità, gli stereotipi, i luoghi comuni che su di essa vengono usati. Il volume, prodotto grazie alla collaborazione e al contributo dell'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Venezia, racchiude interessanti spunti di riflessione sulla dimensione geopolitica della questione droghe sia nello scenario nazionale che nel più ampio contesto internazionale emersi in due convegni: 'Da Venezia a Vienna. Un'alternativa alla war on drugs in nome dei diritti umani', svoltosi a Mestre il 28 e 29 marzo 2003; e 'Droghe e diritto penale massimo', tenutosi a Roma il 7 dicembre 2003."
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