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10/01/2006

Categoria: Cultura

Presentata la 23° edizione del Teatro per ragazzi


 La rassegna del Teatro per ragazzi 2005/2006, quest’anno alla 23. edizione, è stata presentata oggi a Ca’ Farsetti con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Anna Maria Giannuzzi Miraglia, la coordinatrice e le operatrici della rassegna Valeria Frigo, Paola Mantovani, Maria Carla Spagnol, il direttore del Teatro Stabile del Veneto, Luca De Fusco, il direttore di Arteven, Pierluca Donin.

 


            La rassegna anche quest’anno offre a un pubblico diversificato che comprende i piccoli alunni della scuola materna e gli allievi della scuola dell’obbligo, 15 spettacoli, 30 rappresentazioni allestite nei quattro principali Teatri cittadini, Goldoni, Al Parco, Aurora, Toniolo. Sarà possibile ascoltare le fiabe classiche, assistere a spettacoli di danza, sentire il racconto di  storie dolorose di bambini sfruttati nel lavoro, oppure armati e costretti a partecipare alla guerra e infine, in occasione della Giornata della memoria, sarà allestito uno spettacolo tratto dal libro di Primo Levi “Se questo è un uomo”. Gli alunni coinvolti l’anno scorso sono stati 7.355, quest’anno, dato il maggior numero di repliche, si conta di superare questa cifra. Con soli quattro euro gli studenti veneziani avranno la possibilità di vedere, quello che per giudizio unanime, è il meglio della produzione teatrale per ragazzi senza peraltro gravare sul bilancio del Comune. 


 


            L’assessore Miraglia ha sottolineato che questa iniziativa è una delle proposte culturali più significative del panorama cittadino e una scelta obbligatoria per il Comune. “Il teatro è emozione, rappresenta la vita e i suoi ritmi, proporne storie che spaziano in altri mondi e in altre culture ci apre a una visione più ampia del mondo facilitando maggiore comprensione e partecipazione”.


 


            De Fusco e Donin hanno indicato la capacità dei Servizi educativi comunali di fare “sistema” coinvolgendo teatri, associazioni, scuola con l’unico obiettivo di far amare il teatro ai più giovani, perché se questo piacere viene instillato da piccoli si mantiene e si sviluppa successivamente. Entrambi hanno riconosciuto esperienza e passione degli organizzatori che rassegna dopo rassegna hanno selezionato spettacoli eccellenti. “Noi andando a teatro ci prendiamo una pausa, che è piacere e riflessione insieme – ha proseguito Donin - e assistiamo a questa forma artistica artigianale che mette in scena i rapporti umani, compiendo un atto che si perde nella notte dei tempi di cui anche noi non possiamo fare a meno”.