Il sindaco di Venezia, Paolo Costa, e il presidente della Federazione provinciale Coldiretti, Giorgio Piazza, hanno firmato oggi pomeriggio un accordo tra Comune e Coldiretti, che segna il primo passo per la partecipazione degli agricoltori nella gestione del Bosco di Mestre. La firma dell'accordo, nella sede dell'Ufficio "Il Bosco di Mestre", è stata preceduta da una conferenza stampa, introdotta dal coordinatore dell'Ufficio, Mariolina Toniolo, la quale ha ricordato l'impegno del Comune per la trasformazione in bosco aperto all'uso pubblico dei duecento ettari di terreno agricolo acquisiti dalla Fondazione Querini Stampalia, un impegno che segna una accelerazione senza precedenti per la realizzazione del Bosco di Mestre, sia per la vastità dell'area sia per la sua centralità (è situata tra Favaro e Dese) nell'area che il Prg destina al Bosco.
L'accordo è basato sul decreto legislativo 228/2001, che ha previsto la possibilità per le pubbliche Amministrazioni di utilizzare convenzioni con gli imprenditori agricoli, per lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione e manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, cura e mantenimento dell'assetto idrogeologico: e questo nell'interesse delle città perché la realizzazione e la manutenzione di aree verdi avvenga con criteri improntati a efficienza ed efficacia e quindi a opera di soggetti di elevata esperienza e professionalità. La firma dell'accordo è un primo passo, sia perché la sua gestione sarà affidata a un costituendo Comitato misto, che predisporrà il programma dei lavori e individuerà le imprese agricole cui assegnare le attività, sia perché l'accordo stesso è aperto all'adesione di altri soggetti: la scelta della Coldiretti - ha ricordato il sindaco - è motivata dal suo essere la più rappresentativa tra le associazioni di categoria.
Pensando anche ai lunghi tempi che la creazione di un bosco richiede, il sindaco ha parlato di "una avventura" che esigerà un impegno di lungo periodo, ma ha sottolineato come il Bosco di Mestre - accanto al Parco di San Giuliano - sia un elemento di trasformazione strutturale della città di terraferma, e insieme ha annotato come l'affidamento di attività di gestione a professionisti sia anche garanzia di continuità di lavoro e di nuove prospettive per le aziende agricole. Un impegno che è "una sfida", gli ha fatto eco il presidente Piazza, affermando che la Coldiretti, mentre crede alla positività del rapporto con il Comune, ha capacità di multifunzionalità, di serietà, di esperienza, e ha uomini e dotazioni tecnologiche all'altezza della sfida assunta con la firma dell'accordo.
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