Il progetto “Piano dei progetti di recupero integrato. Valutazione del patrimonio architettonico e archeologico”, promosso dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea, è stato illustrato questa mattina a Ca’ Farsetti e sarà presentato il 2 dicembre al Salone “Restaura”, l’incontro dedicato al restauro e alla conservazione dei beni culturali, al 9. Salone dei Beni e delle Attività culturali, al Terminal Passeggeri di Venezia. Il piano è articolato in più parti: dopo una prima fase di valutazione del patrimonio dei singoli paesi coinvolti e della predisposizione di una lista di interventi prioritari, si passa alla valutazione delle tecniche preliminari da adottare, per individuare le esigenze tecniche dei siti da restaurare e per stimarne approssimativamente i costi. Infine vengono fatti degli studi di fattibilità e si procederà a breve alla promozione dei lavori nei confronti dei finanziatori. Il significato strategico di questo progetto emerge soprattutto dal metodo di lavoro, costruito insieme alle Istituzioni dei vari paesi del Sud Est Europa e dalla volontà di recuperare e valorizzare un patrimonio culturale complesso ma comune, che contribuisca alla costruzione di una identità europea nel rispetto delle diversità.
In due anni di attività il progetto, realizzato insieme a sette Governi del Sud Est Europa (Albania, Bosnia-Herzegovina, Bulgaria, Croazia, Romania, Serbia-Montenegro, Kossovo, ex Repubblica jugoslava della Macedonia) ha permesso di analizzare il patrimonio archeologico e architettonico e selezionare 160 siti da restaurare e valorizzare, grazie a una metodologia costruita con l’aiuto di esperti europei e condivisa da tutti i partner. In questo modo è stato avviato un processo di identificazione di un patrimonio che è la testimonianza di scambi millenari e di un intreccio di culture diverse. “Venezia è orgogliosa di ospitare questo progetto – ha detto l’assessore comunale al Patrimonio, Mara Rumiz – ma quello che più preme all’Amministrazione comunale è parteciparvi pienamente e attivamente, e fare di Venezia, così come è sempre stato nel passato, un luogo di incontro tra Oriente e Occidente, tra culture e popoli diversi”.
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