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10/11/2005

Categoria: Ambiente

Rientrata a Venezia Imes, dopo la circumnavigazione dell’Italia


Quattro assessori comunali, Laura Fincato (Ambiente), Enrico Mingardi (Mobilità e trasporti), Anna Maria Giannuzzi Miraglia (Pubblica Istruzione), Sandro Simionato (Sport) hanno accolto oggi a Ca’ Farsetti i tre artefici del progetto “Per una mobilità nautica sostenibile”, salpati da Venezia a bordo dell’imbarcazione Imes il 12 agosto scorso, toccando 35 porti prima di arrivare, il 28 settembre, al porto di Genova e ritornare via mare a Venezia.


Piero Tosi, titolare della ditta “Laguna Trasporti”, Fabio Cavaletto della cooperativa “Il Sestante”, Alessandra Tosi di Progettazione Applicazione Energia Alternativa (Paea) hanno ribadito il loro impegno a contribuire, innanzitutto come cittadini, alla sensibilizzazione e all’educazione, alla salvaguardia dell’ambiente, in particolare dei giovani, e la volontà di trovare partner interessati a finanziare la produzione su larga scala dell’imbarcazione prototipo che potrebbe essere esportata in tutto il mondo.


La lunga navigazione, anche in condizioni difficili, ha permesso di evidenziare alcune modifiche che potrebbero essere approntate, al fine di rendere l’imbarcazione ancora più interessante. Molte Amministrazioni, in particolare quelle che già hanno avviato politiche di conservazione dell’ambiente, ma anche Università italiane ed estere e il Ministero all’Ambiente, hanno dato la loro disponibilità ad acquistare imbarcazioni di questo tipo una volta terminato il collaudo, ma anche a collaborare in progetti di ricerca o ad introdurre deroghe alla navigazione di imbarcazioni come Imes nelle zone naturalistiche protette. L’imbarcazione, proprio per la sua tipicità, è stata accolta ovunque con grande favore, soprattutto dalla popolazione più giovane, che ha manifestato interesse per conoscere le caratteristiche tecniche del motore elettrico. In seguito a ciò gli ideatori del nuovo motore intendono offrire alle scolaresche veneziane una serie di incontri per far conoscere le innovazioni tecniche dell’imbarcazione e consentire agli studenti di provarla in laguna.


Gli assessori hanno ringraziato l’“ambasciatore ecologico” per il suo impegno e per la determinazione con cui ha portato avanti il progetto. La speranza è quella di poter trasformare l’imbarcazione prototipo in un mezzo da utilizzare nella laguna di Venezia per il trasporto sia di cose sia di persone. Questo, secondo gli assessori, potrebbe portare a una forte riduzione dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua, oltre che una riduzione del moto ondoso, ma potrà avvenire solo grazie a una stretta collaborazione tra tutti i settori coinvolti.