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31/10/2005

Categoria: Politiche sociali

Incontro dibattito su “I nuovi italiani tra pregiudizi e convivenza”


Chi sono e chi potranno essere i nuovi italiani? Al Centro culturale Santa Maria delle Grazie, si è tenuto, venerdì sera, un incontro-dibattito, organizzato dall’Osservatorio Politiche di Welfare dell’Assessorato comunale alle Politiche sociali, sul tema dell’immigrazione, dei pregiudizi e della convivenza. L’occasione è servita per intrecciare la visione nazionale in tema di immigrazione, prospettata da Livia Turco nel suo nuovo saggio “I nuovi italiani”, e la realtà locale, dove si scarica la gran parte dei problemi in materia di immigrazione.


“Come può l’amministrazione comunale portare alla costruzione di una nuova cittadinanza e di nuovi italiani?” Con questo interrogativo ha aperto l’incontro l’assessore Delia Murer che ha sottolineato come il libro di Livia Turco rappresenti una buona occasione per discutere di immigrazione nel nostro territorio e un modo per fare il punto della situazione. Nella nostra città - ha detto l’assessore - esiste già una forte presenza da parte dell’amministrazione comunale che promuove diverse iniziative in materia di cittadinanza. Un dato significativo è che nel Comune di Venezia a fine 2004 erano presenti più di 13.000 cittadini residenti provenienti da altri paesi. Si tratta di un dato accompagnativo al lavoro svolto nel tempo dai nostri servizi: se infatti ieri si parlava di cittadini immigrati solo come lavoratori, oggi ci si confronta con una realtà ben diversa che è quella della loro presenza all’interno della società come cittadini a tutti gli effetti che non solo lavorano ma risiedono stabilmente.


Favorire il processo d’integrazione significa anche e soprattutto fornire come amministrazione locale tutta una serie di servizi: come quelli per la scuola, che possiamo considerare il punto di eccellenza dell’integrazione, ha detto l’assessore Murer sottolineando contemporaneamente il problema dei tagli ai servizi previsti dalla nuova finanziaria. Ha quindi specificato che le difficoltà in materia di integrazione sono anche la conseguenza di scelte più generali che condizionano il come fare cittadinanza nel nostro paese; e ricordando il dossier sull’immigrazione presentato in questi giorni dalla Caritas, ha sottolineato come questo dato sia non solo utile ma anche strutturale e che imponga di rivedere l’attuale politica nazionale in tema di immigrazione troppo legata all’emergenza.


Livia Turco ha indicato i temi principali del suo libro e la motivazione personale che l’ha condotta a occuparsi da sempre del tema dell’integrazione, un’esperienza che ne ha messo in discussione i sentimenti, ne ha evidenziato le contraddizioni. La convivenza è possibile e si costruisce, ha sottolineato Turco, con le leggi ma anche con i gesti quotidiani di convivenza, e questo è per l’Italia un momento importante in cui bisogna raccontare: da qui è partita l’idea del libro. Per Livia Turco il superamento del sentimento di paura nei confronti dell’altro è un elemento decisivo per la politica del centro sinistra in ambito di immigrazione. Ma come si possono superare le paure dell’altro? “Per combattere la paura e per costruire convivenza e sicurezza è necessario conoscere le facce positive dell’immigrazione” ha concluso, affermando che “nuovi italiani” sono non solo gli immigrati ma tutti noi in questo momento di passaggio a una società multiculturale.