Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha illustrato oggi pomeriggio alla Giunta la proposta di delibera, di competenza consiliare, che detta indirizzi programmatici alle società controllate per assicurare nei servizi pubblici efficacia (e quindi servizi con elevati standard di qualità), efficienza, economicità (nella duplice accezione di maggiore efficienza produttivo-gestionale e di contenimento dei prezzi di accesso ai servizi), in una strategia congiunta di governo dell’economia e del territorio.
Le società interessate sono diciannove: sei di servizi pubblici (Actv, Ames, Asm, Asmg, Pmv, Vesta), nove di attività strumentali (Arti, Consorzio di bacino, Coses, Edilvenezia, Il Teatro, Insula, Immobiliare veneziana, Venis, Marco Polo System), quattro di attività produttive (Casinò municipale, Lido – Eventi e Congressi, Venezia Spiagge, Venice Card).
Oltre agli indirizzi programmatici “tradizionali”, la delibera che il sindaco propone al Consiglio detta alcuni indirizzi innovativi: il contenimento dei costi migliorando efficacia ed efficienza, ma anche attraverso la riduzione delle consulenze e altre diminuzioni dei costi generali; il raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario evitando di trasferire oneri impropri sul bilancio comunale; la condivisione con il Comune delle proposte di modifica tariffaria, che dovranno essere motivate e supportate da analisi tali da far comprendere ai cittadini utenti la indispensabilità della variazione; l’istituzione di un servizio di controllo di gestione in cui il Comune potrà delegare un consigliere di propria nomina come internal auditing; il contenimento del sistema di partecipazioni societarie valutando l’eliminazione delle partecipazioni non strategiche; concordare con il Comune la destinazione degli utili in un’ottica primaria di potenziamento dei servizi e di investimenti in nuove tecnologie, e solo in un secondo momento di distribuzione dei dividendi; lo sviluppo di procedure di accordo e di concertazione con i sindacati tali da costituire esempi e modelli di relazioni interne sindacali; l’adozione, entro il 31 marzo 2006, di un codice etico elaborato sulla base di uno schema tipo fornito dal Comune.
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