Non sono mancati né una folta partecipazione di pubblico, né qualche momento “caldo” nella seduta di ieri sera della Municipalità di Marghera in cui erano ospiti il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, gli assessori Anna Maria Miraglia, Delia Murer, Mara Rumiz, il capo di Gabinetto, Maurizio Calligaro.
Tra i tanti temi trattati riguardanti il territorio della Municipalità, quello, purtroppo, di più scottante attualità è stato l’emergenza abitativa, in particolare alla Cita e nella zona della Vaschette. Cacciari ha rassicurato i cittadini. “Per la Cita – ha spiegato – abbiamo in programma la prossima settimana una riunione a Roma con l’ente proprietario, l’Inpdap, a cui chiederemo il congelamento degli sfratti che dovrebbero svolgersi nel mese di novembre e il rispetto dell’accordo firmato col Comitato inquilini nel 2002. Per le Vaschette non ci è invece possibile abbatterle e ricostruirle, come si era parlato, visto che gli edifici non sono nostri e alcuni appartamenti sono stati venduti ai loro inquilini: trattandosi però di una vera emergenza sociale, visti i problemi di ordine pubblico esistenti, mi impegno a far spostare in altri alloggi le famiglie che lo richiederanno.”
Ci sarà invece una nuova seduta della Municipalità, sempre con la presenza del sindaco, la prossima settimana, per parlare dei temi legati al futuro di Porto Marghera. “La questione – ha puntualizzato Cacciari – merita infatti un ampio dibattito: vorrei far capire bene quali sono le mie idee sulla zona industriale, che non deve essere cancellata da un giorno all’altro, ma via via riconvertita, sostituendo alle fabbriche inquinanti lavorazioni ‘pulite’ e nuove attività legate al terziario. Non si può guarire un malato lasciandolo prima morire per poi curarlo: la stessa cosa vale per Porto Marghera.”
La Giunta ha poi confermato i suoi impegni per la zona di Malcontenta e per la realizzazione del tram, i cui cantieri saranno il meno invasivi possibile per la vita del quartiere, nonché delle opere infrastrutturali e viarie a esso connesse.
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