“Mestre è il futuro del Comune, è lo snodo del futuro, la grande new city del Nord Est: definitivamente integrata con Venezia, ha straordinarie possibilità di essere un grande snodo del pianeta. In questa prospettiva io mi impegno, e voi lavorate su questa lunghezza d’onda, a questa altezza”. Così il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha concluso ieri sera il suo intervento al Consiglio di Municipalità di Mestre-Carpenedo, nella sede del Municipio di Mestre. Bilancio, Municipalità, casa, traffico sono stati gli argomenti principali trattati dal sindaco, il quale in premessa ha confermato la volontà di relazioni dirette con le Municipalità. Queste, in rapida sintesi, le affermazioni del sindaco.
Bilancio: la situazione è difficile e delicata, va affrontata con serietà ma senza allarmismi; possiamo far fronte senza ridurre il livello dei servizi e senza manovre tariffarie o fiscali, mantenendo per il 2006 quanto programmato per la manutenzione e per il completamento di quanto già avviato, riprendendo in mano gli altri progetti per il 2007.
Municipalità: sono una realtà nella quale credo politicamente e culturalmente, ha premesso Cacciari, che va sostenuta e promossa, con deleghe effettive, e adeguate risorse finanziarie e umane: ci muoveremo con decisione in questa direzione. Il sindaco ha quindi sottolineato che mentre i Consigli di Quartiere avevano soprattutto un compito “sindacale”, di raccolta di esigenze e di richieste da trasmettere al centro, le Municipalità hanno compiti di responsabilità di amministrazione e di gestione.
Casa: confermando l’impegno per l’edilizia popolare a favore dei ceti meno abbienti, il sindaco ha indicato come strada prioritaria per rispondere alla domanda del ceto medio con alloggi ad affitto equo quella dell’accordo con i privati, in termini di edilizia convenzionata; alla fine del mandato ci potranno essere tra i mille e i 1.500 alloggi di questo tipo.
Traffico: “sono completamente consapevole che la situazione ambientale del traffico è drammatica” ha detto il sindaco, annotando che tra tre-quattro anni l’emergenza potrà essere superata, ma che ora bisogna “sopravvivere” a essa. Il sindaco ha accennato alla messa a regime di un sistema di park scambiatori che già adesso non è secondo ad alcuna altra città italiana, e alle migliorie connesse all’ampliamento delle aree pedonali, ma ha affermato con forza di non escludere alcun provvedimento, anche dei più drammatici, a tutela della salute pubblica.
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