Un intervento conservativo davvero importante per un manufatto ottocentesco che rappresenta per l’isola della Giudecca, oltre che un’opera, un simbolo: il ponte Longo è stato riaperto oggi con una semplice cerimonia alla quale hanno partecipato l’assessore comunale ai Lavori pubblici di Venezia, Mara Rumiz, la soprintendente ai Beni architettonici, Renata Codello, il direttore generale di Insula, Luigi Torretti, il direttore tecnico di Insula, Ivano Turlon, i rappresentanti delle imprese.
L’assessore Rumiz ha ricordato che il restauro del ponte Longo ha rappresentato un momento di unione di intelligenze e saperi e che questo è fondamentale per conservare una città come Venezia. “Dobbiamo sempre operare in questo modo – ha continuato – ‘facendo squadra’, come abbiamo fatto per questo importante lavoro, e mantenendo salda la convinzione che restauri filologici, salvaguardia e vivibilità devono essere strettamente coniugati”.
L’assessore ha auspicato la costituzione di un tavolo permanente tra Comune, società partecipate, Sovrintendenze, al fine di avere sempre una concertazione di intenti che va a tutto vantaggio dell’ottimizzazione dei lavori in città e ha espresso il desiderio che con i prossimi finanziamenti della Legge speciale si possa iniziare il restauro anche del ponte dell’Accademia.
L’ottocentesco ponte, che versava in condizioni di avanzato di degrado, è stato riportato allo stato originario grazie ai lavori svolti presso un’officina di Jesolo dall’impresa appaltatrice Sicop di Venezia e da Italiana saldature srl e Dec Spa. Il manufatto, smontato pezzo per pezzo, dopo l’opera di restauro è stato rimontato attraverso la costruzione di una particolare chiodatrice che, come per la struttura originale, fissa i chiodi a caldo; inoltre, onde evitare il degrado della parte sommersa, è stata implementata una particolare protezione catodica attiva che, attraverso il passaggio di una lieve corrente elettrica nella struttura del ponte, contrasta il naturale degrado del metallo posto in acque marine.
Entro fine anno, inoltre, saranno installati e attivati due elevatori posti alle estremità delle rampe in grado di trasportare dalla quota della fondamenta al piano di calpestio del ponte le persone diversamente abili o chi abbia impacci motori.




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