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14/10/2005

Categoria: Ambiente

Le osservazioni della Consulta per l’Ambiente alla variante per Campalto


Le osservazioni della Consulta per l’Ambiente alla variante al Piano regolatore per l’area significativa di Campalto sono state presentate oggi a Ca’ Farsetti, con una conferenza stampa, dai componenti l’Ufficio di Coordinamento della Consulta, Giuseppe Sartori, Adriana Fasano, Adriano Macoratti.


Sartori ha spiegato che la variante contiene elementi sia positivi sia negativi: i positivi si riferiscono alla pedonalizzazione della zona di Campalto, all’introduzione dei criteri di bioarchitettura nella edilizia, al riconoscimento della posizione strategica di Campalto come porta della laguna, all’allontanamento della azienda Roveco che da oltre 15 anni emette polveri dannose. “Purtroppo dopo trent’anni di degrado ambientale per il territorio campaltino mi aspettavo di più” ha detto Sartori, ricordando che questa area significativa, per le importanti testimonianze storiche rinvenute, ha subito nel passato uno stravolgimento del territorio per lo scarico dei prodotti dell’industria chimica di Marghera e per le emissioni elettromagnetiche dovute ai trasmettitori radio della Rai ivi installati. Sartori ha poi rilevato che, a suo avviso, l’obiettivo preminente del Piano è quello di reperire aree edificabili – che porterebbero a un raddoppio del numero degli attuali abitanti – danneggiando zone che il Piano regionale d’area della laguna e area veneziana (Palav) considera aree di interesse paesistico ambientale senza, tra l’altro, prevedere un aumento delle attrezzature pubbliche di servizi.


Fasano è intervenuta sulla questione della viabilità sottolineando che il Piano è vecchio perché, al contrario di quello che accade nei Paesi europei, non prevede che il traffico urbano sia consentito ai soli residenti;  “Il Piano – ha aggiunto – è ispirato da concezioni passate che non ritengono la strada patrimonio pubblico, non sono previste corsie preferenziali per gli autobus né piste ciclabili e strade sicure. A tutto va aggiunta l’ipotesi di costruzione della bretella denominata via Orlanda bis dove potrebbe transitare l’enorme traffico dei camion, costituendo una cesura nel territorio con gravissime conseguenze sul piano delle emissioni di gas e polveri”. Ultima nota negativa, gli incentivi volumetrici per l’uso di materiali e tecniche legate alla bioarchitettura. I coordinatori hanno ricordato che l’Agenzia Agire ha prodotto un modello di certificazione energetica che potrebbe essere adottato, limitando gli incentivi per l’installazione di apparecchiature, materiali o metodologie che risparmino sul consumo di risorse, siano energia, acqua, aria.


I tre esperti hanno concluso augurandosi che l’assessore comunale all’Urbanistica, Gianfranco Vecchiato, nel prossimo lavoro d’istruttoria che sarà avviato dalla competente Direzione tenga conto delle osservazioni presentate.