Nella Sala consiliare del Municipio di Venezia, l’assessore comunale al Turismo e alla Tutela del decoro della Città, Augusto Salvadori, ha incontrato i rappresentanti dei Comitati privati per la salvaguardia di Venezia giunti in città per il 33. meeting annuale internazionale dell’Associazione.
Salvadori, dopo aver ringraziato per la numerosa partecipazione, e per le meritorie attività avviate nel corso di trent’anni dai Comitati ha spiegato quali sono per lui le battaglie prioritarie. “Ritengo - ha affermato - che la cosa principale sia il rilancio economico: senza attività lavorative, a parte quelle legate al turismo, la città perde il suo carattere vitale; inoltre il moto ondoso, l’abusivismo, la pulizia della città sono altre questioni urgenti da affrontare perché stanno apponendo profonde ferite alla fisicità e all’immagine di Venezia ”.
La parola è poi passata ai rappresentanti dei Comitati che hanno riconosciuto le positive azioni dell’assessore realizzate sul fronte pulizia, decoro, regolamentazione dei flussi relativi al turismo scolastico, rilevando che, a loro giudizio, la questione dello spopolamento è da inserire all’ordine del giorno del calendario politico. “E’ inutile proteggere i contenuti se il contenitore si svuota, per chi conserviamo i monumenti – si è chiesto il presidente della Associazione dei Comitati, Alvise Zorzi – se la città non ha più abitanti?”. Comune, ai membri dei Comitati privati, l’analisi sugli altri temi che presentano problematicità: gli affitti elevati, il costo delle abitazioni, le politiche per un turismo sostenibile, i piccioni che dovrebbero tornare a proporzioni accettabili, il ripristino di una generale legalità ad esempio con l’obbligo dell’uso del tassametro sui mezzi di trasporto privati, la costruzione di strutture abitative per gli studenti universitari, i controlli anche nei rii interni per contrastare il moto ondoso, sono ritenute questioni altrettanto rilevanti.
Salvadori, in chiusura, ha risposto alle osservazioni: “Credo sia necessario creare condizioni di favore perché ritornino le imprese in centro storico veneziano, pertanto ravviso l’urgenza di proporre dei piani pluriennali per rilanciare l’economia; bisogna arrestare l’attuale trend discendente iniziando dall’offerta di case pubbliche ai giovani e ai meno abbienti per mantenere e sviluppare un tessuto sociale vivo anche attraverso una maggiore integrazione dell’Università con la città, creando un’osmosi che assicuri al termine degli studi la permanenza in laguna anche per lavorare”.
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