La VI Commissione consiliare (Cultura) ha oggi visitato la mostra di Lucio Andrich alla Torre Massimiliana a Sant’Erasmo, e ha quindi effettuato un sopralluogo alla casa dell’artista a Torcello. Il nipote dell’artista, Paolo Andrich, ha presentato alla Commissione in questa duplice cornice tra Sant’Erasmo e Torcello, il progetto che intende proseguire la missione di vita di Lucio Andrich dedicata agli studenti e all’arte. L’idea è quella di aprire al pubblico la casa dell’artista a Torcello, mantenendo la sua carciofaia e facendo diventare “casa Lucio Andrich” un luogo d’incontro dell’agricoltura, dell’ambiente, dell’arte. Il progetto prevede la costruzione di un cason alla veneta con muri di mattoni cotti al sole e tetto in canne di laguna dove poter dare una sede permanente alla collezione di opere dell’artista, circa 600, con annessa un’aula didattica a supporto della fattoria e un osservatorio ambientale sulla palude della Rosa. Nel sopralluogo la Commissione ha potuto verificare le potenzialità dell’area dal punto di vista paesaggistico e artistico allo stesso tempo.
La tutela della natura e la valorizzazione del patrimonio culturale e socio-economico dell’area della Laguna Nord è il compito affidato dal Comune di Venezia all’Istituzione Parco della Laguna. In questo contesto la rassegna di opere di Lucio Andrich alla Torre Massimiliana a Sant’Erasmo (recentemente restaurata in seguito all’accordo di programma tra Magistrato alle Acque, Regione Veneto, Comune di Venezia) rappresenta una risposta pienamente coerente al mandato. L’esposizione, in programma fino al 30 ottobre, è il prodotto di molte volontà: quella degli abitanti dell’isola di Sant’Erasmo, cui è affidata la gestione della Torre; della Coldiretti Venezia che opera al fianco dell’Istituzione Parco della Laguna; degli Assessorati comunali all’Ambiente, alle Attività produttive, al Patrimonio.




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