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04/10/2005

Categoria: Comunicazioni del Sindaco

Nella bozza di Finanziaria niente fondi per Venezia Il sindaco: disattese le decisioni del Comitatone, l’anno prossimo in città non si apriranno cantieri


E’ evidentissimo che il testo in bozza della Legge finanziaria non risponde in alcun modo a quanto era sembrato deciso in Comitatone, che i finanziamenti ai Comuni per la salvaguardia avrebbero avuto una propria filiera e non sarebbero stati vincolati alla legge obiettivo per le grandi opere: di ciò non c’è traccia nella bozza di Finanziaria. E’ mossa da questa constatazione la riflessione che il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha fatto oggi con gli operatori dell’informazione, sulle prospettive per il Comune e la città conseguenti alla proposta del Governo.


Il sindaco, affiancato dal vice sindaco e assessore comunale al Bilancio e alla Legge speciale, Michele Vianello, e dal capo di Gabinetto, Maurizio Calligaro, ha quindi rilevato che nel rifinanziamento della legge obiettivo non sono indicate le opere e quindi non c’è alcun cenno a Venezia; comunque, anche se sarà attivato il vecchio meccanismo di assegnazione al Comune di una quota parte dei fondi destinati al sistema Mose, questo avrà decorrenza soltanto con il 2007, e non si sa per quale cifra: poiché il Comune ha impegnato tutti i fondi del 2005, l’anno prossimo sarà completamente scoperto, e il Comune non potrà presentare il piano triennale delle opere.


“E’ obiettivo che questa bozza di Finanziaria non rispecchia quanto si era detto in Comitatone, alla presenza del presidente del Consiglio; quanto deciso in Comitatone è stato completamente disatteso” è stata la risposta del sindaco a chi gli chiedeva un commento. “In città non si aprirà più alcun cantiere” è stato l’allarmato annuncio del sindaco: non quelli di Insula per lo scavo dei fanghi, il restauro dei ponti e delle rive, il rialzo dei selciati, ma neppure quelli dei privati per il restauro delle case, non quelli degli accordi di programma per le insule di Burano, Pellestrina, Sant’Erasmo, e neppure quelli per Piazza San Marco.


Cacciari, che in mattinata aveva espresso tutta la sua preoccupazione al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha quindi annunciato che il Comune tenterà in tutti i modi di avere i fondi di cui ha assolutamente bisogno – 129 milioni per il 2006 – come rifinanziamento della legge speciale e non vincolati alla legge obiettivo: mobilitando i parlamentari di tutte le parti politiche, intervenendo sul Governo, concordando iniziative con tutti gli altri soggetti (Magistrato alle Acque, Consorzio Venezia Nuova, Comune di Chioggia, ecc.) che riconoscono la fondatezza delle posizioni del Comune.