Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, ha aperto questa mattina, nel Convento dei Frati Servi di Maria a Sant’Elena, i lavori del convegno internazionale “Africa ed Europa a confronto salute ed ambiente: l’amianto non è un problema chiuso”, organizzato dalla International Academy of Environmental Sciences (Iaes), in collaborazione con l’Associazione per lo studio del mesotelioma maligno e con l’Associazione oncologica italiana, sotto il patrocinio del Comune di Venezia.
“La città di Venezia è orgogliosa di ospitare questa accademia – ha detto Cacciari – che è diventata un’istituzione preziosa per la nostra città e il nostro paese.” Il problema dell’amianto è tutt’altro che chiuso, anche nel territorio del Comune di Venezia: recentemente – ha ricordato il sindaco – abbiamo acquistato un palazzo da adibire a uffici, ma i lavori di ristrutturazione sono stati bloccati in seguito al rinvenimento di alte percentuali di questo materiale. Il risanamento e la bonifica di edifici, terreni, impianti e altri manufatti, nei quali sia stata riscontrata la presenza di amianto, o di altre sostanze ugualmente pericolose, hanno dei costi altissimi: nella sola zona di Porto Marghera si parla di 700-800 ettari su cui bisognerebbe intervenire e sarebbe impensabile che un ente locale riuscisse a fronteggiare queste spese senza contributi pubblici e privati. La realtà di Porto Marghera conta già numerose aziende private impegnate nella bonifica e nel risanamento fino al 50% dei costi, ma si è ancora al marginamento, opera essenziale per procedere poi alle bonifiche interne e solo per questo sono stati necessari investimenti di 1000-1500 miliardi di vecchie lire. Un aspetto essenziale per cui le aziende siano disponibili a contribuire a questi lavori è l’identificazione, da parte del Ministero dell’Ambiente, di norme realistiche che consentano la bonifica individuando dei criteri di risanamento standard economicamente compatibili. Il Premio Nobel per la pace argentino, Adolfo Pérez Esquivel ha inviato un messaggio di saluto e sostegno a questa iniziativa che è stato letto in apertura. Al convegno, presieduto dal presidente vicario dell’Iaes, Antonino Abrami, hanno partecipato in qualità di relatori, il direttore dell’Istituto oncologico veneto, Giuseppe Cartei, il consulente della Commissione parlamentare sulle morti bianche, Felice Casson, e il professor Raymond Pierre Abratt, oncologo di fama internazionale del Groote Schuur Hospital di Città del Capo nonché professore associato di Oncologia al Mayo College of Medicine di Rochester, Minnesota. A quest’ultimo, Cacciari, dopo averlo ringraziato della sua presenza, ha fatto omaggio di un libro sui palazzi veneziani.
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