Oltre duecento appuntamenti, in programma tra il mese di settembre e la metà di dicembre: è davvero ricco il carnet di “Da San Michele alla Sortita 2005”, abbinato quest’anno alle celebrazioni per il 200° del Duomo di Mestre. La manifestazione è stata presentata questa mattina, al Municipio di Mestre, con una conferenza stampa a cui hanno preso parte il sindaco di Venezia Massimo Cacciari, l’assessore al Turismo Augusto Salvadori, l’assessore alla Mobilità Enrico Mingardi, il presidente della Municipalità Mestre-Carpenedo Massimo Venturini, l’arciprete del Duomo di Mestre mons. Fausto Bonini.
“E’ un programma – ha rilevato Salvadori – davvero ricco di iniziative, reso possibile dall’impegno e dal lavoro di tante persone e associazioni, e che intendiamo nei prossimi anni far diventare sempre più qualificato. Davvero difficile scegliere gli appuntamenti più significativi, che spaziano dalla musica alla pittura, dallo sport allo spettacolo, dalla cultura alla tradizione. E’ giusto però sottolineare le manifestazioni che celebreranno i 200 anni del Duomo di San Lorenzo, che saranno anche un modo per riscoprire la storia di Mestre, per ribadire l’unione tra valori civili e religiosi che sempre ha contraddistinto il popolo veneziano.”
Per festeggiare il bicentenario del Duomo, oltre a un restyling, che prevede tra l’altro una nuova illuminazione sia interna sia esterna, l’abbellimento del portone e la pulitura del prezioso organo, sono in programma molteplici iniziative, tra le quali un concerto diretto da Salvatore Accardo (il 28 settembre), un altro della Fenice (il 22 ottobre), e due di campane (il 19 e 20 novembre). “L’appuntamento però per me più significativo – ha sottolineato mons. Bonini – è il convegno in programma in Duomo il 10 novembre, conclusivo di una serie di incontri settimanali in cui verranno trattati i temi riguardanti la città. Sarà un modo per testimoniare l’interesse e l’impegno del mondo cattolico per il presente e il futuro di Mestre.”
“Un impegno – ha ribadito il sindaco Cacciari – che considero necessario, assieme a quello delle altre forze vive della città, per disegnare il futuro di Mestre. Per creare una ‘new city’, per fare diventare Mestre città di terra e di acqua e non più semplice ‘terraferma’, un qualcosa di staccato da Venezia. E’ una sfida che la nuova amministrazione vuole raccogliere, affrontando concretamente le grandi questioni ancora aperte (il sistema viario, la nuova piazza Barche, l’utilizzo di spazi come quelli dell’ospedale Umberto I, di via Poerio, di Forte Marghera) attraverso un sistema partecipato, accogliendo cioè indicazioni, idee, suggerimenti del mondo economico, professionale, culturale della città.”
Programma completo







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