“Ritengo che la decima edizione della ‘Festa in isola’ sia un evento particolarmente importante per il Comune, che possa far nascere altre fruttuose esperienze analoghe, volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della carcerazione e sui progetti di recupero dei detenuti. A Venezia sono presenti due carceri, e tali realtà si devono integrare con il tessuto urbano, non essere nascoste”. L’assessore comunale alle Politiche sociali, Delia Murer, ha così presentato questa mattina a Ca’ Farsetti l’iniziativa organizzata sabato 17 e domenica 18 settembre a Venezia nell’isola di San Servolo, dall’Associazione di volontariato penitenziario veneziano e padovano “Il Granello di Senape”, in collaborazione con il Comune di Venezia, la Provincia di Venezia e la Regione Veneto.
Il presidente del “Granello di Senape”, Gianni Vianello, assieme a Gianni Trevisan, presidente della cooperativa “Il Cerchio” e a padre Andrea Cereser, ex cappellano del carcere, hanno presentato le iniziative. Si inizia sabato 17 settembre alle ore 16.45 con una visita guidata e a seguire, alle ore 18, sarà proiettato il film ‘’Donne in sospeso” realizzato dalla regista Anna Carini per Raitre. Alle 21.15 si svolgerà un concerto di jazz e si concluderà con un brindisi. Domenica 18 settembre dalle ore 10 alle ore 16.30 si aggiungono un laboratorio e uno spettacolo teatrale per bambini di tutte le età, mentre alle ore 10 padre Cereser coordinerà un convegno su “Aspettative e problemi tra carcere e dopo carcere”, cui parteciperanno anche il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, e l’assessore Murer. Alle ore 16.45 si svolgerà un “Concerto per la pace” a cura della scuola di musica Giuseppe Verdi, mentre per tutta la durata dell’evento saranno presenti una vetrina della solidarietà con artigianato prodotto in carcere, uno stand del giornale dal carcere “Ristretti Orizzonti” e filmati dal carcere.
“Mi piace pensare che l’isola di San Servolo, da ‘isola dei matti’ quale era denominata per la presenza di un ospedale psichiatrico, possa ancora essere a disposizione della città, come cerco di fare”, ha aggiunto Luigino Busatto, presidente della San Servolo Servizi, che ospita l’evento. “Un passo in più di vera integrazione, di dialogo tra città e sue realtà carcerarie, e soprattutto di opportunità di reinserimento postcarcerario”, ha commentato Gianni Vianello. “Un’occasione per denunciare l’uso spesso distorto del carcere quale ‘discarica sociale’, seguita alla chiusura di molte strutture psichiatriche”, ha concluso padre Andrea Cereser.
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