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12/09/2005

Categoria: Politiche sociali

Il Comune adotta “l’Africa delle donne” per la campagna contro la povertà


Oggi la pace ha il volto di quattro giovani africane: Justine Michayi (Associazione Donne amiche di Cotonou, Benin), Elizabeth Eilor (African Women's Economic Policy Network, Uganda), Rabia Abdelkrim (Forum des Femmes africaines pour un monde de l’economie solidaire, Senegal), Bridget Yorgure (Movimento per la sopravvivenza del popolo Ogoni, Nigeria) ospiti del Comune di Venezia, di ritorno dalla VI assemblea dell’Onu dei Popoli e dalla marcia per la pace Perugia - Assisi. Nella conferenza stampa svoltasi oggi a Ca’ Farsetti l’assessore comunale alla Pace, Franca Bimbi, e l’assessore provinciale alla Pace e alla Cooperazione internazionale, Rita Zanutel, hanno spiegato che per l’ampia mobilitazione in atto contro la povertà, entrambe le Amministrazioni locali hanno ritenuto importante “adottare” e quindi accogliere le quattro leader del Continente africano a ribadire l’esistenza di una “emergenza Africa”.


Commoventi le parole delle donne africane che hanno raccontato delle molte iniziative promosse per sostenere anche piccole attività economiche per garantire un minimo di autonomia alle donne e ai bambini dei loro Paesi. Comune a tutte l’analisi dei problemi che attanagliano il Continente: fame, analfabetismo, malattie; comune l’individuazione di possibili strade per una soluzione politica delle questioni. Scelte di microeconomia debbono camminare assieme a scelte di macroeconomia, “noi africani, i nostri Governi dobbiamo rimpossessarci delle enormi ricchezze di cui il Paese abbonda, questo deve essere il nostro scopo”.


Bridget Yorgure, in un perfetto italiano – si è laureata a Ca’ Foscari – ha sottolineato che l’immagine degli africani offerta dai media degli africani è deprimente: “Siamo gioiosi, noi con l’aiuto e la solidarietà vostra possiamo sfruttare le nostre risorse, abbiamo bisogno di tecnologie e non di sacchi di mais paracadutati, solo così potremo tornare a rialzare la testa”. Bimbi, parlando della Yorgure, ha rilevato che il mondo è pieno di queste contaminazioni: ”Lei possiede la cittadinanza italiana e nigeriana, e questo ‘meticciato’ che tanto fa inorridire alcuni rappresentanti politici, mi rende felice”.


Il sindaco Massimo Cacciari ha voluto portare il proprio saluto: assieme a tanti altri rappresentanti di città di tutto il mondo ha firmato l’appello “No excuse” ossia “nessuna scusa” una campagna per chiedere alla Nazioni Unite un impegno contro la povertà tradotto in otto obiettivi: 1) eliminare la povertà estrema e la fame nel mondo, 2) raggiungere ovunque l’istruzione elementare, 3) promuovere pari opportunità, 4) ridurre la mortalità infantile, 5) migliorare la salute materna, 6) combattere l’hiv, la malaria e le altre malattie, 7) assicurare la sostenibilità ambientale, 8) sviluppare una partnership globale per lo sviluppo.


A questo proposito uno striscione sarà esposto a Ca’ Farsetti nei prossimi giorni a sostegno della campagna mondiale. Oggi alle ore 18 ultimo appuntamento cittadino delle leaders africane che allo Iuav torneranno a parlare di Africa; analoghe manifestazioni, organizzate dalla Provincia, si terranno prossimamente a Mirano e a Portogruaro.


Al termine della conferenza, l’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Anna Maria Miraglia, l’assessore comunale alle Politiche sociali, Delia Murer, la vice presidente del Consiglio comunale, Silvia Spignesi  hanno donato alle ospiti le oselle d’argento simbolo della città di Venezia.


conferenza stampa 12 settembre sull'Africa (bis)


conferenza stampa 12 settembre sull'Africa