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05/09/2005

Categoria: Comunicazioni del Sindaco

Il sindaco sul Mose: la città deve essere informata ed esprimersi. “Battuta per battuta” a Galan: col Mose Venezia a rischio tsunami


Il paragone tra l’uragano a New Orleans e la situazione di rischio acqua alta a Venezia è soltanto una battuta e quindi “lasciamola perdere”. Così il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, conversando con gli operatori dell’informazione, ha risposto a chi gli chiedeva un commento alle dichiarazioni del presidente della Giunta regionale del Veneto, Giancarlo Galan, in un lancio dell’Ansa dal titolo “Galan, Venezia può fare la fine di New Orleans”. “Battuta per battuta”, ha comunque aggiunto che l’unico rischio che Venezia può correre di fare la fine di New Orleans sarebbe con il Mose: se a paratoie alzate e l’alta marea in Adriatico, le paratoie dovessero abbattersi, allora sì sarebbe lo tsunami per Venezia.


Il sindaco ha quindi ripetuto quanto già dichiarato: c’è una informazione corretta da dare a tutta la città su aspetti che non risultano essere stati esaminati con la dovuta attenzione, tutta la partita dei progetti alternativi di cui non si è mai discusso. Il Comune li presenterà a tutta la città in termini tecnici, perché la città deve essere informata con la massima cura e deve esprimersi nel modo più ampio, se il Mose sia davvero la soluzione più economica, razionale con il maggior grado di sicurezza; e quali conseguenze effettive il Mose (e i progetti alternativi) avrà sulla prospettiva della portualità, della intermodalità, della logistica, essenziale per la vita della città. Al termine dei confronti tecnici pubblici con il Magistrato alle Acque e il Consorzio Venezia Nuova, la Giunta comunale elaborerà un documento che porterà, entro ottobre, al voto del Consiglio comunale.


A proposito delle prospettive di revisione del sistema Mose con un eventuale Governo Prodi del centro-sinistra, il sindaco ha detto essere evidente che il Mose va avanti soltanto se ogni anno trova finanziamenti dal Governo nella legge finanziaria, ed è certo che tra qualche mese ci sarà un altro Governo e che il Mose andrà quindi riconsiderato con il presidente Prodi. Infine, il sindaco ha replicato che il Comune ha speso o ha impegnato tutti i quattromila miliardi di lire della Legge speciale, a differenza della Regione per il disinquinamento.


Il sindaco ha concluso ripetendo: “Non ho nessuna intenzione di perdere ancora il mio tempo a polemizzare con Galan”.