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05/09/2005

Categoria: Politiche sociali

“A Venezia le barriere si superano... di corsa”, al via il laboratorio per le 12 rampe alla Venicemarathon


“A Venezia le barriere si superano... di corsa”, questo lo slogan dell’iniziativa che vuole, partendo dalla Venicemarathon, abbattere gli ostacoli e garantire a tutti la piena accessibilità e fruibilità della città. Questa mattina all’Università Iuav, Facoltà di Design e Arte, con una conferenza stampa sono stati presentati i 12 gruppi composti da 31 giovani ingegneri e architetti, età media 29 anni, vincitori del concorso promosso dal Comune di Venezia per la ideazione di una rampa provvisoria per disabili da collocare sui 12 dei 13 ponti interessati dal percorso della maratona (il tredicesimo ponte, Molin, è di competenza dell’Autorità portuale).


L’architetto Franco Gazzarri, responsabile dell’Ufficio comunale per l’eliminazione della barriere architettoniche, ha spiegato come sia maturata all’interno delle pubbliche Amministrazioni una maggiore sensibilità su queste tematiche che ha messo in moto un circuito virtuoso facendo convergere in un comune progetto Comune di Venezia, Venicemarathon, Iuav, Soprintendenza per i Beni architettonici, Autorità portuale, Ministero ai Beni culturali che prevede, nel futuro, che su 50 ponti siano collocate passerelle che consentano ai diversamente abili una facilità di percorso.


Il presidente onorario della Venicemarathon, Piero Rosa Salva, si è detto orgoglioso che la maratona possa essere l’occasione di una vasta sperimentazione per l’ideazione di strutture architettoniche leggere, che possano consentire un agile superamento del ponte e nello stesso tempo diventino elemento di arredo urbano e a tale proposito ha sottolineato che la maratona veneziana non è mai stata solo corsa, ma ha avuto, fin dalla prima edizione, altre valenze di ordine culturale e sociale che l’hanno premiata elevandola ad appuntamento internazionale.


Medardo Chiapponi, del Dipartimento di Arti e Disegno industriale dell’Università Iuav, ha salutato favorevolmente la novità di avere puntato per questo progetto sui giovani progettisti, ricordando che sono stati presentati 35 progetti e ne sono stati selezionati 12. Da domani, per tutta la settimana, i vincitori frequenteranno un laboratorio dove diversi docenti si alterneranno per fornire gli elementi necessari per la successiva progettazione operativa. Tre settimane e poi la ditta Bullo allestirà le rampe - usando tubi Innocenti e tavole di legno - che resteranno sui ponti per un mese, a cavallo del 23 ottobre, giorno della maratona. Franco Schenkel, rappresentante dell’Autorità portuale, ha spiegato che al più tardi entro i primi mesi del 2006, il ponte Molin sarà dotato in maniera stabile di rampa: “dopo l’abbattimento del muro di cinta del Porto è necessario superare altre cesure e orientarsi sempre a “costruire” situazioni di comunicazione.



Il gruppo di progettisti