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02/09/2005

Categoria: Polizia Municipale

Controlli dei videogiochi a Mestre: 25 sequestri su 25 ispezioni


I risultati della attività di controllo sui videogiochi effettuata dalla Polizia municipale in terraferma sono stati presentati questa mattina a Ca’ Farsetti con una conferenza stampa presieduta dal comandante della Polizia municipale, Francesco Vergine, e alla quale sono intervenuti la responsabile delle Sezioni territoriali, Maria Teresa Maniero, e gli operatori che hanno partecipato ai controlli. Nell’ambito di una serie di controlli programmati al fine di accertare la corretta installazione e uso dei videogiochi, ed effettuati da personale del Distretto Terraferma del Servizio coordinamento della Sezione Territoriale della Polizia Municipale, è emerso che su 14 attività commerciali e pubblici esercizi ispezionati per accertare la corretta installazione e l’uso dei videogiochi presenti all’interno dei locali di Mestre, in quattro i videogiochi non erano attivi, un’attività era priva della prescritta autorizzazione, e un’attività operava in difformità dalla normativa.


Nei restanti otto pubblici esercizi, all’interno dei quali erano istallati un totale di 25 videogiochi – che sono da ritenersi leciti solo se funzionanti con l’abilità fisica, mentale o strategica del giocatore – si è proceduto al sequestro amministrativo di tutti i videogiochi, che sono risultati funzionare senza il nullaosta rilasciato dal competente Ufficio Compartimentale dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. I videogiochi presentavano caratteristiche e modalità di gioco parzialmente o totalmente differenti dai nullaosta presenti nell’esercizio. Le violazioni sono state contestate al distributore, all’installatore e a chi ne consentiva l’uso, così come previsto dalla normativa in materia. Inoltre per il titolare dell’attività la legge prevede una multa di 1.666 euro, la sospensione e nei casi di recidiva anche la revoca della licenza.


Inoltre nell’ambito delle indagini si è proceduto alla denuncia all’autorità giudiziaria e al sequestro penale di altri sette apparecchi-videogiochi, che sono risultati violare il Codice penale, poiché si trattava di macchine da Casinò, unico luogo dove è consentito il gioco d’azzardo. L’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato di Venezia sta effettuando le confische dei videogiochi sequestrati, per alcuni dei quali sarà disposta perizia tecnica al fine di accertare l’eventuale riproduzione del gioco d’azzardo. “I controlli a Mestre sono iniziati a marzo – ha spiegato il comandante Vergine – e adesso si sta proseguendo a Venezia, dove il fenomeno è forse meno diffuso. Siamo molto soddisfatti dai risultati conseguiti fino a questo momento, grazie anche alla collaborazione con l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato e all’efficiente lavoro dei nostri agenti”.