Il dirigente dell’Ufficio del commissario del Governo delegato al traffico acqueo nella laguna di Venezia e vice comandante della Polizia municipale di Venezia, Alfonso Garlisi, ha reso noti i risultati di un servizio di vigilanza interforze di contrasto del moto ondoso, svolto nella giornata di ieri, venerdì 5 agosto, denominato “Venezia Blu” in quanto, pur estendendosi in tutta la laguna fino a Chioggia, ha interessato particolarmente la città di Venezia e le “aree blu” (aree di particolare pregio ambientale nella laguna nord).
Sono stati impegnati complessivamente 51 operatori, con un elicottero, 18 imbarcazioni, 12 telelaser di cui due dotati di fotocamera digitale, 3 videocamere digitali, una macchina fotografica digitale. Le Forze dell’Ordine hanno partecipato al servizio con questo schieramento:
- Polizia municipale di Venezia: undici pattuglie con imbarcazioni equipaggiate di telelaser, di cui tre anche con videocamere;
- Guardia di Finanza: una pattuglia per sorveglianza aerea con elicottero e una pattuglia con imbarcazione con telelaser;
- Polizia provinciale: una pattuglia con imbarcazione;
- Magistrato alle Acque: una pattuglia con imbarcazione con telelaser;
- Polizia di Stato: una pattuglia equipaggiata di telelaser;
- Capitaneria di Porto di Venezia: due pattuglie con imbarcazioni con telelaser;
- Capitaneria di Porto di Chioggia: una pattuglia con imbarcazione con telelaser.
Le imbarcazioni controllate (documenti e dotazioni di bordo) sono state 234; di esse 26 sono state sottoposte a fermo amministrativo per almeno sette giorni (21 per superamento dei limiti di velocità e 5 per mancanza od occultamento del contrassegno di identificazione); sono state inoltre accertate 18 violazioni penali per messa in pericolo della sicurezza della navigazione e 45 violazioni amministrative alle ordinanze commissariali su divieti e limitazioni nelle aree blu e sui bassi fondali, nonché ad altre norme in materia di navigazione lagunare; infine, una imbarcazione è stata rimossa. Una moto d’acqua che viaggiava a forte velocità in canale di Burano è riuscita a fuggire, ma è stata ripresa con la videocamera e il conducente dovrebbe essere presto identificato.
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