Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, conversando con i giornalisti a margine della seduta odierna di Giunta, riferendosi ai titoli sensazionalistici e fantasiosi di alcuni giornali che riportavano la presunta volontà del sindaco di "abbattere" il Mose, ha tenuto a sottolineare che, in pieno accordo con i sindaci di Cavallino-Treporti e di Chioggia, è stata inviata una lettera al ministro Lunardi "per sapere quale sia la posizione del Ministero rispetto all'andamento dei lavori alle bocche di porto".
Cacciari ha precisato di non ritenere in alcun modo che l'operato finora svolto dal Consorzio Venezia Nuova sia fuori legge, in quanto derivante da deliberazioni cogenti sia del Comitato Interministeriale e sia della Salvaguardia; trattandosi comunque di opere invasive, soprattutto in alcune aree, e non conformi alla strumentazione urbanistica vigente, i sindaci dei tre Comuni lagunari hanno ritenuto che sia importante avere una risposta chiara e univoca da parte delle autorità competenti, ossia Stato e Regione.
Il sindaco ha inoltre evidenziato che proprio per norma gerarchica, il Comune non può bloccare in alcun modo, ne tanto meno "abbattere", un'opera dello Stato, ed ha concluso ricordando che resta ferma la richiesta di convocazione del Comitato Interministeriale, al fine di avere una risposta anche sui finanziamenti della Legge speciale per la salvaguardia di Venezia.
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