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29/07/2005

Categoria: Politica locale

Writers in città: un appello degli assessori Rumiz e Salvadori


 


Un appello al senso civico non dimenticando le severe pene per chi imbratta i muri. Questo il senso di due interventi degli assessori comunali ai Lavori pubblici di Venezia, Mara Rumiz, e alla Tutela del decoro della Città, Augusto Salvadori. L’occasione per parlare del fenomeno dei writers, che sempre con più frequenza prendono di mira la città storica, è venuta dalla conclusione della pulizia della grande vetrata dell’ex cinema Rossini, di proprietà comunale, che da anni era imbrattata di scritte e disegni. 


L’assessore Rumiz ha evidenziato come le scritte rappresentino sempre un danno al patrimonio pubblico, ancor più grave se si tratta di edifici storici e monumentali, ed ha ricordato che il Comune di Venezia spende all’anno oltre ventimila euro per provvedere alle pulizie degli imbrattamenti.


L’assessore Salvadori, dal canto suo, ha ricordato che  i writers mancano totalmente di coscienza civica e laddove non vi sia questa elementare forma di rispetto per la città, deve esserci non solo la vigilanza da parte di tutti i cittadini e delle Forze dell’ordine, ma anche la forza e la fermezza di sanzioni esemplari, previste dal codice penale (art. 635) che comminano, in certi casi, anche severissime pene detentive (da sei mesi a tre anni). Salvadori ha anche raccomandato ai cittadini di segnalare prontamente alle Forze dell’ordine eventuali imbrattatori all’opera, “al fine di limitare, sino ad eliminare, grazie all’aiuto di tutti, questa incivile abitudine”.


In conclusione, gli assessori Rumiz e Salvadori hanno rivolto un forte appello alle famiglie, alle scuole, alle associazioni, a quanti abbiano responsabilità educative e formative nonché ai giovani stessi, perché si comprenda che, oltre al grave danno economico e patrimoniale e al rischio di incorrere in gravissime sanzioni, chi imbratta la città manca del più elementare senso civico e del rispetto che ognuno dovrebbe avere per il luogo in cui abita o in cui si trova ospite.