Entro il prossimo mese di settembre, il Consiglio comunale ha l’obbligo di legge – pena lo scioglimento – di riequilibrare il bilancio 2005, oggi squilibrato per la insufficiente previsione di risorse per pagare gli arretrati degli stipendi dei dipendenti comunali, conseguenti al nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro: di qui l’esigenza di recuperare sette milioni di euro, cui si sta rispondendo con la manovra di assestamento che lunedì prossimo sarà portata al voto del Consiglio comunale. E’ stata questa l’osservazione da cui ha preso lo spunto il vice sindaco di Venezia e assessore comunale al Bilancio, Michele Vianello, nella conferenza stampa con cui oggi ha nuovamente illustrato il senso della manovra. Il vice sindaco ha sostenuto che sarebbe immorale non garantire il pagamento degli arretrati di stipendio, poiché la certezza dello stipendio è il primo e decisivo punto sul quale si basa la fiducia tra l’Amministrazione e i dipendenti, tanto più a fronte di una situazione che vede stipendi di 1000-1200 euro al mese per circa duemila dipendenti su 2.800. Quanto alla mancata copertura nel bilancio di previsione, il vice sindaco ha annotato trattarsi di una responsabilità dell’intera Giunta precedente non di singoli assessori, e ha invitato tutti a non giocare politicamente con il bilancio del Comune, che è in stato precario: si eviti – ha detto con forza – di aprire una polemica politica sulla situazione di bilancio che la nuova Giunta ha trovato.
Vianello – con il supporto del direttore generale del Comune, Vincenzo Sabato, che ha illustrato tecnicamente l’operazione – ha quindi smentito una sua qualsiasi decisione sui tagli, affermando che le voci sulle quali operare tagli di spese sono state decise dai direttori centrali (quindi in sede tecnica e non politica) ai quali la Giunta ha assegnato l’obiettivo di recuperare complessivamente circa quattro milioni di euro (altri tre sono stati recuperati con maggiori entrate) senza toccare i servizi, ma incidendo soprattutto su acquisti e consulenze: il risparmio per queste ultime, compresi contratti di collaborazione, è stato di un milione 200 mila euro. Quanto ai tagli per il teatro Toniolo, Vianello ha detto di aver già risolto il problema, attingendo a ultimi fondi residui del Gabinetto del sindaco.
Accennando infine alle prospettive per il 2006, che si preannunciano ancora più pesanti, il vice sindaco ha rivolto un appello alle forze politiche perché collaborino a chiudere rapidamente la partita 2005 senza psicodrammi per i tagli di spesa, ma con senso di responsabilità: anche perché, ha concluso, o si assesta il bilancio o si scioglie il Consiglio comunale.
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