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19/07/2005

Categoria: Varie

Il capo di Gabinetto del sindaco risponde al coordinatore della Margherita


Il capo di Gabinetto del sindaco, Maurizio Calligaro, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione:


«Sia pure con crescente stanchezza cerco di rispondere pazientemente all’ennesimo rimescolamento di una minestra già abbondantemente riscaldata. Massimo Venturini, coordinatore comunale della Margherita, si chiede nell’ordine: qual è il mio stipendio, su quali basi il sindaco mi ha affidato l’incarico (o meglio gli incarichi) che ricopro, se sono ancora dipendente di Vesta.


Del primo aspetto hanno già scritto abbondantemente i giornali alcune settimane fa, anche dopo un incontro del vice sindaco con la stampa che ha consentito di precisare più cose. Comunque giova ripetere: lo stipendio lordo è di 137 mila euro annui per svolgere gli incarichi di direttore centrale del Gabinetto del sindaco, delle Relazioni esterne e Comunicazione nonché del coordinamento di altre aree di attività. Per le sole direzioni del Gabinetto e della Comunicazione prima il Comune spendeva 30 mila euro di più.


Per la seconda questione sollevata, ritengo che Massimo Venturini non ignori il fatto che per sei anni sono stato il capo di Gabinetto del sindaco Cacciari, e negli ultimi due anche il direttore generale del Comune; se a ciò aggiungiamo che dal 1990 al 1993 abbiamo lavorato assieme come consiglieri comunali, significa che per quasi dieci anni Massimo Cacciari ha potuto farsi un’idea che gli ha consentito di decidere, nell’aprile 2005, se il requisito fondamentale che deve avere un capo di Gabinetto, ovvero la fiducia del sindaco sulla sua affidabilità e preparazione, poteva ritenersi acquisito o meno. Bastano, secondo Venturini, dieci anni per decidere con  cognizione di causa?


Infine, lasciando Vesta ho voluto salutare i miei collaboratori e tutti i dipendenti della Società per ringraziarli, sia via e-mail sia nel giornale aziendale, ricevuto da ognuno con la busta paga. Ho iniziato il breve indirizzo di saluto precisando che in seguito alla proposta di incarico ricevuta dal sindaco avevo chiesto e ottenuto dal Consiglio di Amministrazione di Vesta la collocazione in aspettativa senza assegni per la durata di due anni, periodo prolungabile sino alla scadenza del mio contratto di lavoro a tempo determinato con la Società (luglio 2008). Anche in questo caso circa 1400 persone dell’Azienda, più molte altre, hanno tempestivamente saputo ciò che Venturini ritiene debba essere spiegato quasi fosse un “segreto”.


Per chiudere, sperando di esser stato esauriente, chiedo: è troppo il continuare a sperare che prima o poi il dibattito e il confronto politico possano fare a meno di disquisire sulle “minestre riscaldate” per occuparsi di questioni più interessanti?»


Con viva cortese richiesta di pubblicazione / diffusione.