Il vicesindaco di Venezia, Michele Vianello, insieme all’assessore al Commercio, Giuseppe Bortolussi, e all’assessore al Turismo e alla Tutela del decoro della città, Augusto Salvadori, ha presentato questa mattina a Ca’ Farsetti, agli operatori dell’informazione e ai rappresentanti di varie associazioni di categoria cittadine, la campagna di informazione multilingue “BAD BAG”, ideata al fine di contrastare il commercio di articoli contraffatti, ai sensi del D.L. 35/2005, e destinata ai residenti, ma anche ai turisti italiani e stranieri.
Alla conferenza stampa erano presenti il viceprefetto, Enrico Caterino, il questore, Pierluigi Galante, il colonnello dell’Arma dei Carabinieri, Alberto Mosca, il colonnello della Guardia di Finanza, Giulio Piller, il comandante della Polizia municipale, Francesco Vergine.
Il vicesindaco ha sottolineato che questa iniziativa dell’Amministrazione comunale, che rientra in un più ampio sforzo di moralizzazione e ripristino della legalità, intende richiamare all’attenzione il problema della vendita di materiale contraffatto. Il senso di questa campagna è legato alla denuncia della catena criminale che c’è dietro a questo programma, che va dallo sfruttamento del lavoro, spesso minorile, a quello dei venditori extracomunitari, a loro volta vittime di questo sistema.
L’obiettivo è quello di creare una vera e propria sensibilità culturale sul problema della contraffazione, di cui la borsa è diventata un simbolo, ma che comprende merci varie, a volte anche di produzione locale come i vetri di Murano. Ma oltre all’opera di educazione e sensibilizzazione, dalla settimana prossima inizieranno i controlli in tutta la città, operati da pattuglie in borghese, e scatteranno le sanzioni amministrative (da 3.333 a 10.000 euro) per tutti gli incauti acquirenti di merci contraffatte, oltre, naturalmente alle sanzioni penali e amministrative già previste per i venditori che commettano reati.
Michele Vianello ha insistito sul fatto che, con le risorse attualmente disponibili, è impensabile che l’Amministrazione comunale possa fronteggiare da sola questo fenomeno: ecco perché, oltre a collaborare attivamente e in modo collegiale con le altre forze deputate al controllo del territorio, ha chiesto l’aiuto di tutte le categorie economiche che operano in città, in particolare nel settore del turismo, affinché diventino i testimonial di questa campagna e cooperino al fine di dissuadere i visitatori dall’acquisto di merce possibilmente contraffatta.
Questa campagna di informazione è stata possibile grazie alla sponsorizzazione dall’Ava (Associazione veneziana albergatori) e sarà diffusa attraverso manifesti, locandine, pieghevoli, ma forse anche attraverso “gadget” quali shopper o magliette.
I logoi originali della campagna scaricabili e stampabili


|