Giovedì 23 giugno aprirà lo spazio sperimentale di ascolto e orientamento “Spazio in-out” con due sportelli: uno nella casa di reclusione femminile della Giudecca e un altro in Campo Santa Margherita, nella sede della Municipalità di Venezia, Murano, Burano. Il servizio, che è stato presentato questa mattina a Ca’ Farsetti con una conferenza stampa presieduta dall’assessore comunale alle Politiche sociali, Delia Murer, sarà attivo ogni 15 giorni in carcere in orari concordati con la direzione dell’istituto di pena, e a Santa Margherita tutti i martedì e giovedì dalle 15 alle 17. Il progetto, attuato dal Comune di Venezia in collaborazione con gli istituti di pena veneziani e le associazioni di volontariato che operano in questo settore, è stato realizzato nell’ambito del piano europeo “Urban Italia – Apriamo i muri” sulla riqualificazione urbana nelle zone periferiche per un miglioramento delle condizioni di disequilibrio sociale.
L’obiettivo dello “Spazio in-out”, come indica il nome stesso, è quello di creare un punto di collegamento tra l’interno dell’istituto di pena e l’esterno, perché la vita nel carcere sia meno estranea e distante rispetto alla vita all’esterno, sia per i detenuti che per i loro familiari. Per far questo – hanno spiegato i curatori del progetto – è necessario favorire percorsi detentivi e post detentivi con l’attivazione e la messa in rete delle risorse e dei soggetti del territorio che operano per il reinserimento degli ex detenuti nella società. A questo scopo lo sportello sarà un punto di riferimento anche per i famigliari dei carcerati, che potranno così avere informazioni e essere concretamente meno lontani dai loro cari, grazie a percorsi di accoglienza e accompagnamento.
“La realizzazione di uno sportello che opera all’interno e all’esterno del carcere risponde a esigenze concrete, che io stessa ho avuto modo di riscontrare fin da subito, pur essendo assessore da poco tempo – ha detto l’assessore Murer – e sono convinta dell’importanza di questo progetto che da anni l’Amministrazione comunale porta avanti in stretta collaborazione con le associazioni di volontariato”. Sulla stessa linea di pensiero anche il presidente della Municipalità di Venezia, Murano, Burano, Enzo Castelli, e il presidente dell’associazione “Il granello di senape”, Gianni Vianello, che hanno ricordato che, a dicembre 2006, il piano “Urban Italia” finirà e con esso i fondi ai quali fino a oggi si è attinto per sviluppare questo e altri progetti rivolti ai carcerati. “L’amministrazione comunale dovrà far fronte alla mancanza dei fondi – ha concluso Castelli – perché iniziative come queste non vengano improvvisamente a mancare”.

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