La 20. edizione della Venicemarathon sarà caratterizzata dalla realizzazione di 13 rampe per disabili che saranno collocate sui ponti attraversati dalla maratona: le rampe saranno il risultato di un lavoro svolto da giovani progettisti selezionati attraverso un concorso di idee, promosso dal Comune di Venezia. Lo ha annunciato l’assessore comunale ai Lavori pubblici di Venezia, Mara Rumiz, affiancata dal responsabile dell’Ufficio eliminazione barriere architettoniche, Franco Gazzarri, dal delegato del sindaco per i temi della mobilità delle persone disabili, Giuseppe Toso, dal presidente della Venice Marathon, Piero Rosa Salva, dal rappresentante dell’Autorità portuale Franco Schenkel, nella conferenza stampa svoltasi oggi a Ca’ Farsetti per illustrare obiettivi e modalità di questo concorso che ha l’obiettivo di individuare soluzioni creative e intelligenze per rendere accessibile la città a tutti.
“Venezia può rappresentare un modello cui guardare nella nostra contemporaneità anche sulla problematica dell’accessibilità; già le grandi città, ci osservano, ci studiano quando progettano di estendere le aree pedonali e favorire momenti di incontro e di socializzazione - ha rilevato Rumiz - oggi possiamo diventare un ulteriore laboratorio di proposte sull’eliminazione delle barriere architettoniche sperimentando e intervenendo nella città nel suo complesso”.
Toso ha fatto presente la necessità di un generale salto culturale circa la necessità di intervenire con servoscale, elevatori, ponti accessibili e soprattutto rampe che potrebbero migliorare la qualità della vita non solo dei diversamente abili, ma anche degli anziani, delle mamme con passeggini, delle persone con i carrelli della spesa, degli stessi turisti con valigie perché agevolerebbero a tutti l’attraversamento della città. Ha ricordato che il fine del concorso, che utilizzerà la maratona quale occasione per sperimentare in concreto la migliore tra le 12 rampe realizzate dai 12 gruppi di lavoro (la tredicesima rampa, sul ponte Molin a San Basilio sarà realizzata dall’Autorità portuale) è quella di fornire indicazioni e soluzioni applicabili agli 80 ponti dove l’eliminazione delle barriere potrà essere realizzata, per caratteristiche strutturali, solo con l’inserimento di rampe.
Gazzarri ha annotato che finora le rampe sono state viste come inserimenti stonati in una città architettonicamente armoniosa, ma oggi c’è la possibilità di creare strutture che si inseriscono positivamente nel paesaggio, offrendo anche spazi di gioco per i bambini. Passi enormi sono stati compiuti di recente, come al ponte delle Cappuccine a Murano che può essere percorso anche da disabili non accompagnati: un esempio che incoraggia a proseguire nella sperimentazione.
In allegato il bando del concorso
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