Sei in: il cittadino > cercare informazioni > sala stampa > comunicati stampa
Contenuti della pagina


Torna all'elenco

01/06/2005

Categoria: Comunicazioni del Sindaco

Il sindaco ricorda Gianni Milner e il suo assoluto disinteresse


Il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, è intervenuto oggi, nella Sala consiliare di Ca’ Loredan, alla cerimonia di commemorazione di Gianni Milner, avvocato civilista, protagonista della vita culturale e politica a Venezia nel secondo Novecento, scomparso il 19 maggio scorso.


Il sindaco è risalito lontano nel tempo, agli anni del ginnasio, per il primo ricordo di Milner, allora animatore del Cineclub Pasinetti, luogo di incontro, di dialogo, di confronto: un’esperienza assolutamente decisiva – ha annotato Cacciari – per la mia formazione e per quella di molti altri giovani veneziani. Il sindaco ne ha tratto lo spunto per rimarcare l’importanza di personalità come quella di Milner e di spazi come quello del Pasinetti, oggi purtroppo carenti e le une e gli altri, per una città che voglia vivere.


Cacciari ha poi accennato ad alcuni altri aspetti dell’intensa attività di Milner: la passione per la musica, la sua battaglia per la salvaguardia della città – con l’annuncio del prossimo coinvolgimento della città e delle associazioni per informare, documentare, decidere sulle scelte per la difesa di Venezia –, la capacità organizzativa, particolarmente espressa nella presidenza della Fondazione Levi e nell’aiuto dato alla Fenice all’indomani dell’incendio...  E ha sottolineato l’impegno e la generosità con cui Milner ha segnato la vita culturale e politica a Venezia negli ultimi decenni. Il tratto fondamentale del suo agire – ha aggiunto Cacciari – è stato l’assoluto disinteresse con cui ha portato avanti così numerosi e rilevanti impegni, una dote che ai nostri giorni corre il rischio di sparire; una comunità in cui si dimentichi la volontà e la capacità di agire con disinteresse potrà essere un’ottima azienda, un condominio ben amministrato, ma cesserà di essere una città: è questo – ha concluso il sindaco – il drammatico bivio in cui oggi si trova Venezia come ogni altra città.