L’assessore comunale alla Casa, Mara Rumiz, ha rilasciato oggi pomeriggio la seguente dichiarazione:
“Sinora a Venezia gli sfratti con l’intervento della forza pubblica erano al massimo tre per settimana (uno in centro storico e due a Mestre). Questa cadenza consentiva all’Amministrazione comunale di organizzarsi per assistere ai cittadini che ne avessero i titoli.
In questi ultimi giorni il numero delle esecuzioni degli sfratti si è alzato di molto e ciò impedisce al Comune di intervenire trovando le giuste soluzioni. Oggi, in centro storico, ci sono stati due interventi di sfratto esecutivo con la presenza della forza pubblica. Se nel secondo caso si è riusciti a ottenere un rinvio, nel primo lo sfratto è avvenuto anche perché da parte della proprietà non si è accolta la procedura proposta da Abitare Venezia e da tempo diventata consuetudine, e cioè, in condizione di sfratto avvenuto, l’immissione in possesso, in considerazione dell’impegno formale di assegnazione di un alloggio pubblico. Visto che la casa sarà disponibile tra circa un mese, la persona sfrattata è stata momentaneamente accolta in albergo.
E’ necessario graduare gli sfratti in modo tale da consentire al Comune di assistere gli inquilini, trasferendoli da casa in casa, evitando il disagio e la mortificazione dell’albergo. Sono certa che attraverso la collaborazione della Prefettura sarà possibile assicurare una gestione degli sfratti rispettosa della dignità delle persone, nella tutela dei diritti dei proprietari. Nel frattempo il Comune ha dato disposizione per avviare tutti gli interventi di manutenzione straordinaria che consentano di rendere presto disponibili per l’assegnazione altri alloggi. Con viva cortese richiesta di pubblicazione / diffusione, se possibile nel testo integrale.
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