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25/05/2005

Categoria: Politiche sociali

Costi dei servizi sociali, una precisazione dell’Amministrazione comunale


In riferimento all’articolo “Servizi sociali, Venezia è peggio di tutti” comparso sulla Nuova Venezia di oggi, e relativo a una ricerca pubblicata dalla editrice “Il Mulino”, l’Amministrazione comunale evidenzia anzitutto che i numeri forniti sul costo dell’assistenza domiciliare e dell’assistenza domiciliare integrata sono del tutto privi di fondamento. Si suppone che la loro fonte sia la Regione Veneto che all’inizio del 2004 aveva chiesto chiarimenti sui dati congiuntamente forniti dall’Azienda Ulss 12 e dal Comune di Venezia. In quella occasione, con nota del direttore centrale Politiche sociali, si era sottolineato che “la rilevazione degli utenti da parte delle Ulss del Veneto era metodologicamente differente da quella adottata dal Comune di Venezia, il quale infatti rileva il numero effettivo degli utenti indipendentemente dai cicli assistenziali erogati, mentre le Aziende Ulss fanno coincidere il numero degli utenti con quello dei cicli assistenziali, indipendentemente dal fatto che questi possano riguardare le stesse persone”.
E’ evidente quindi che la disparità dei costi medi per utente rilevati tra l’Ulss  12 e le altre Ulss del Veneto è addebitabile a questa modalità differente di rilevazione. Si precisa, in ogni caso, che il costo medio per utente dell’assistenza domiciliare nel Comune di Venezia è oggi pari a € 4.004,00 annue, e per utente dell’assistenza domiciliare integrata è pari a € 4.985,00.
L’Amministrazione comunale ricorda che sulla congruità dei costi era stata condotta una indagine preliminare alla indizione della gara per l’affidamento: detta indagine ha dimostrato che il prezzo praticato dal Comune di Venezia era coerente con il mercato e, in alcuni casi (Chioggia e Padova), inferiore alla media. Tutto ciò tenendo conto della piena applicazione del contratto di lavoro ai dipendenti della ditta affidataria, compreso l’integrativo regionale Ert. L’iter seguito per la gara d’appalto si è svolto nella più scrupolosa osservanza delle garanzie di legge, ed è assolutamente da smentire che si siano manifestati sprechi. Nella consapevolezza che qualsiasi servizio è comunque passibile di miglioramenti, le Politiche sociali del Comune sono disponibili a recepire proposte e suggerimenti, oltre che più precise indicazioni sugli sprechi denunciati. L’atteggiamento delle Politiche sociali del Comune è coerente con una impostazione che ha individuato nel sistema complessivo della domiciliarietà anche una modalità efficace di risposta ai bisogni dei cittadini, il cui soddisfacimento richiede sempre più un’azione di sistema. Un sistema dentro il quale c’è anche, ma non solo, l’assistenza tutelare.
Per quanto riguarda la ricerca pubblicata dal Mulino, che riguarda l’intera Ulss 12 non il solo Comune di Venezia, in attesa di un maggior approfondimento del testo, il Comune di Venezia annota di essere comunque già in possesso di altre ricerche che conducono a conclusioni diametralmente opposte. Infine, va rilevato che nell’articolo de “La Nuova Venezia” non c’è coerenza tra titolo e contenuto.