Una delegazione dell’Associazione venditori ambulanti immigrati con licenza per il commercio itinerante si è incontrata oggi pomeriggio a Ca’ Farsetti con una delegazione del Comune composta dal vice sindaco Michele Vianello, Delia Murer assessore alle Politiche sociali, Giuseppe Bortolussi assessore al Commercio, Maurizio Calligaro capo di Gabinetto del sindaco, Francesco Vergine comandante della Polizia municipale, Angelo Pozzan, difensore civico.
Sene Mbaye, presidente della Associazione, ha sottolineato l’emergenza in cui si trovano attualmente gli ambulanti, impossibilitati a esercitare a Venezia a causa della approvazione di due modifiche alla legge 10 da parte della Regione del Veneto, che vietano il commercio itinerante nei centri storici dei Comuni con più di 50 mila abitanti, come Venezia.
Il vice sindaco Michele Vianello, sostenuto dagli assessori Murer e Bortolussi, ha innanzitutto salutato con favore la formazione di una Associazione, al fine di avere precisi interlocutori. Ha poi assicurato il proposito di formulare un ricorso contro la Regione del Veneto (l’unica in Italia ad aver varato un simile provvedimento) al fine di restituire al Comune di Venezia la facoltà di decidere in prima persona sul commercio all’interno del proprio centro storico. Il vicesindaco ha comunque ribadito che la recente legge nazionale, che prevede l’obbligo di una adeguata informazione agli ospiti turistici circa le sanzioni comminate a chi compra merce contraffatta, verrà comunque fatta rispettare.
L’incontro ha prodotto altri due risultati: sarà presto presentata una proposta di trasformare alcune licenze da commercio ambulante a commercio fisso; è stata anche sottolineata la possibilità supportata da molte associazioni di categoria veneziane, albergatori e ristoratori in primis, di offrire agli ambulanti posti di lavoro regolari al fine di limitare situazioni di disagio economico.
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