Il Comando della Polizia municipale ha reso noto che la Sezione di Polizia giudiziaria ha arrestato un gruppo multinazionale di sette scatolettisti (una donna ucraina, un cosovaro, un serbo, due macedoni, un francese, uno spagnolo) colti alle ore 14 di oggi sul Ponte dell’Accademia in flagranza di reato di truffa aggravata in concorso ai danni di una famiglia di indiani in visita turistica a Venezia.
La Sezione di Polizia giudiziaria ha organizzato questa mattina un servizio di controllo del territorio mirato appunto alla repressione dei reati di truffa associati al “gioco delle tre scatolette”: in particolare veniva ricercata una batteria di scatolettisti molto attivi negli ultimi giorni, che aveva come caratteristica la presenza di un componente con le stampelle. Verso le ore 13.20 gli operatori della Sezione potevano osservare la comparsa in azione della “batteria”, composta da sei uomini e una donna, e molto mobile, a dispetto della presenza dell’uomo con le stampelle; i sette eseguivano varie giocate sul tratto Accademia – Sant’Angelo, ma rimanendo sempre fermi per pochi minuti.
Il pedinamento aveva successo grazie al camuffamento degli agenti, tutti in tenuta turistica con tanto di bagagli. Verso le ore 14 la batteria si posizionava sulla sommità del Ponte dell’Accademia, e riusciva a coinvolgere nel gioco una famiglia di turisti indiani, con il solito sistema delle finte giocate seguite da altrettante vincite clamorose. Tutta l’azione veniva seguita da vicino dal coordinatore della Sezione e da una agente donna in minigonna, i quali si fingevano innamorati intenti a osservare il panorama verso la Punta della Dogana; altri componenti della Sezione di Polizia giudiziaria erano posizionati in incognito nei campi di San Vidal e dell’Accademia.
Nel momento in cui scattava la truffa e il denaro degli indiani (40 sterline inglesi) passava di mano, tre colpi di fischio dati dal coordinatore davano il segnale per entrare in azione: il personale alla base del ponte fermava subito i “pali” ammanettandoli, e stessa sorte subivano il “tenutario del banco” e i due finti giocatori; le scatolette, scoperchiate, rivelavano l’assenza totale della pallina. Scattava così l’arresto per truffa aggravata dei sette tra il plauso dei veneziani e di numerosi turisti che hanno creduto di assistere a un film. Tra le quaranta persone finora arrestate nel 2005 in flagranza di reato dalla Sezione di Polizia giudiziaria, dodici sono scatolettisti.
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