Una delegazione dell’Associazione venditori ambulanti immigrati con licenza per il commercio itinerante, affiancati dalla Rete Antirazzista, è stata ricevuta questa mattina a Ca’ Farsetti dall’assessore alle Politiche sociali e dall’assessore al Commercio.
I delegati hanno chiesto che il Comune di Venezia torni a riappropriarsi delle sue competenze, che sono state scavalcate dalla Regione del Veneto con l’approvazione di due modifiche alla Legge 10, che vietano il commercio itinerante nei centri storici dei Comuni con più di 50 mila abitanti, come Venezia. Infine, che il Comune promuova un ricorso contro la Regione.
“Lo faremo sicuramente - ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali - oggi stesso chiederò un parere all’Avvocatura Civica sulle procedure migliori con cui muoversi. Il Comune di Venezia ha il dovere di reagire anche a ogni tentativo di ‘etnicizzare’ il problema e di spingere a una militarizzazione della città”.
“Anche in un periodo acceso come la campagna elettorale - ha proseguito l’assessore al Commercio – certi toni sono inaccettabili, Venezia è una città con una lunga tradizione di dialogo e accoglienza. Inoltre avanzo una proposta: studiare a tavolino percorsi lavorativi diversi e alternativi per gli extracomunitari”.
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