Domani, martedì 22 marzo, alle ore 11.30, si terrà, alla presenza del sindaco di Venezia e degli assessori comunali alla Casa e alla Legge speciale, la cerimonia di inaugurazione del complesso residenziale pubblico ricavato nell’area dell’ex infermeria di Sant’Anna, nel sestiere di Castello.
In allegato (quattro cartelle in formato pdf) una nota tecnica degli interventi eseguiti.
La presenza degli operatori dell’informazione sarà molto gradita.
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Recupero Complesso ex Infermeria S. Anna a Castello,
Venezia.
INTERVENTO N. 71: Recupero Complesso ex Infermeria S. Anna a Castello, Venezia.
La chiesa e il convento di S. Anna sono situati nel sestiere di Castello, alla confluenza del Rio di
S. Anna con il Canale di S. Pietro, di fronte all’isola omonima. In tutte le vedute storiche e piante
prospettiche di Venezia sono visibili i corpi edificati ed il campanile del convento sul bordo
lagunare, in prossimità dell’Arsenale e di S. Pietro in Castello.
CENNI STORICI
Fondato dai monaci Eremitani di S. Agostino nel 1242, il convento passò alle monache
Benedettine nel 1304. Nella veduta di Jacopo de Barbari del 1500 si riconoscono la chiesa a tre
navate e tetto a capanna, il campanile con cuspide conica, il chiostro e gli orti del convento
verso le barene (urbanizzate solo nel 1700 con l’insediamento di Seco Marina).
Il complesso è stato oggetto di diversi interventi e ampliamenti, a partire dal completo
rifacimento della chiesa, che cedeva in rovina, fra il 1634 e il 1659.
Dopo l’esproprio napoleonico del 1806 il convento fu convertito in Collegio per i Cadetti della
Marina: la chiesa fu trasformata in palestra e tutto l’apparato decorativo fu rimosso, i corpi
conventuali furono profondamente compromessi e si costruì un lungo edificio sul lato ovest del
lotto (poi demolito).
Nel 1850 l’ex convento diventò Caserma dell’Imperiale Regio Corpo di Fanteria di Marina e nel
1867 Ospedale Principale di Marina. L’aula della chiesa è stata divisa in due piani da un solaio,
e la facciata della chiesa demolita e ricostruita. I corpi edificati hanno subito diverse
trasformazioni per renderli adatti alle nuove funzioni, tutto il lotto attiguo ad ovest è stato
annesso e destinato a funzioni ausiliarie, e infine sono stati realizzati nuovi corpi di fabbrica fra il
1920 e il 1939.
L’ospedale militare è rimasto attivo dal periodo bellico fino al 1986.
DESCRIZIONE INTERVENTO
L’intero complesso si organizza intorno al chiostro: il corpo conventuale interessa il lato est e
sud, mentre sul lato ovest si trova l’ex infermeria e sul lato nord la chiesa con i corpi annessi, e
dal chiostro si accede alle ali ottocentesche e novecentesche contigue.
· IL CONVENTO (SETTORE A)
Il convento è stato pesantemente trasformato in epoca ottocentesca, per l’adeguamento alle
funzioni ospedaliere, ma rimane evidente la tipologia originaria. Le celle sono riconoscibili al
piano terra sul lato verso il canale, e al piano primo sui due lati. Al piano terra, verso il giardino,
si trova il refettorio, sostenuto da colonne mediane e con tracce di decorazioni settecentesche.
Il progetto prevede il mantenimento dell’impianto distributivo e il recupero della spazialità
originaria, con la realizzazione di 10 alloggi di piccole dimensioni nelle due ali e di una sala di
quartiere al piano terra, nell’ex refettorio.
Ad oggi il progetto esecutivo di restauro e ristrutturazione di questo settore è stato completato.
L’inizio lavori è programmato per giugno 2005.
· IL CORPO SU CANAL SAN PIETRO (SETTORE B1)
Di costruzione ottocentesca e novecentesca, su due e tre piani, ospitava la sala anatomica e
mortuaria, il reparto infettivi e alcuni magazzini.
L’intervento di ristrutturazione è stato completat o; sono oggetto di consegna n. 08 alloggi
di piccole e medie dimensioni, di cui 4 con soppalco abitabile, che affacciano sul Canale da un
lato e sul giardino dall’altro.
Altri n. 07 alloggi saranno completati congiuntamente agli alloggi del settore "A" del convento.
· IL CORPO SU CALLE SECO MARINA (SETTORE B2)
Di costruzione novecentesca, realizzato in aderenza all’antico muro di confine del convento,
adibito a depositi e magazzini.
L’intervento di ristrutturazione è stato completat o; sono stati realizzati n. 07 alloggi di
piccole e medie dimensioni, tutti con ingresso da Calle Seco Marina e giardino privato sul lato
interno.
· LA CHIESA E LA CAPPELLA
L’organismo della chiesa è profondamente sconvolto dagli interventi di costruzione di un solaio
intermedio su pilastrini in c.a. e di chiusura delle finestre termali, probabilmente sollecitati dalle
precarie condizioni statiche del fabbricato.
Adiacente alla chiesa troviamo al piano terra la Cappella, costruita negli anni ’40, e un vano con
lucernai al piano superiore. Il progetto prevede la realizzazione di una sala teatrale nell’ex
chiesa e degli spazi accessori, con l’eliminazione del solaio intermedio e la costruzione di una
galleria su struttura metallica indipendente. Ad oggi sono stati eseguiti gli interventi di messa in
sicurezza e di ripristino strutturale urgente. Il progetto definitivo è stato completato ed è in attesa
di essere finanziato.
· L’EX INFERMERIA
La leggibilità dell’originaria sala colonnata al piano terra è compromessa dagli interventi di
trasformazione, mentre al piano superiore è ancora esistente il vano dell’antica scuola, anche se
amputato sul lato sud per la costruzione del nuovo ospedale; la scala occupa ancora il sedime
originario.
Il progetto prevede la realizzazione di due sale per esposizioni e degli spazi accessori, con il
recupero dell’impianto originario. Il progetto definitivo è stato completato ed è in attesa di essere
finanziato.
· GLI EDIFICI AD OVEST
Di costruzione novecentesca, ospitavano le funzioni ausiliarie del nuovo ospedale; non
presentano caratteristiche di pregio.
L’intervento, coordinato e diretto dall’Amministrazione Comunale, è stato per buona parte
completato; sono stati realizzati alloggi di varie dimensioni, oggi abitati, con la ristrutturazione
degli edifici esistenti e la realizzazione di nuovi corpi di fabbrica.
L’intervento si è concluso a dicembre 2004 con la ristrutturazione dell’ultimo degli edifici
(settore C) e la conseguente odierna consegna di 22 alloggi. L’intervento era stato affidato nel
2003 ad Edilvenezia.
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chiesa
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