E’ stato inaugurato la scorsa settimana il ponte delle Cappuccine che collega le isole buranelle della Giudecca e di San Martino pensato nel pieno rispetto della filosofia del PEBA (piano di eliminazione delle barriere architettoniche) per agevolare il transito a chi ha problemi di deambulazione.
Per la realizzazione della nuova opera sono stati utilizzati materiali all’avanguardia: la struttura portante del ponte è in acciaio inox come il parapetto dotato anche di un corrimano in legno di forma ergonomica, il calpestio è in trachite, i gradinetti in pietra d’Istria e le spalle in calcestruzzo rivestito in pietra. Un intervento innovativo, quindi, ma con un occhio rivolto verso il passato. La forma del nuovo manufatto, “storto” e cioè non perpendicolare alla riva, è stata tratta dal ponte segnalato dal catasto Napoleonico del 1809.
I lavori hanno offerto l’occasione di riordinare anche i sottoservizi. Sotto il vecchio manufatto, infatti, passavano numerose le infrastrutture dei vari enti che, proprio in questi mesi, sono state alloggiate all’interno di un’opportuna sede in subalveo che attraversa il rio della Giudecca. Tale soluzione ha permesso di realizzare il ponte con una conformazione molto snella e poco impattante, e inoltre consentirà in futuro una manutenzione tempestiva senza chiusura di viabilità.

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