Operatori della Sezione di Polizia giudiziaria della Polizia municipale hanno arrestato ieri sera in flagranza di reato di borseggio due rumeni e un moldavo, nell’ambito di una lunga indagine su una banda di stranieri, definita “la banda degli autobus n. 7” per aver messo a segno negli ultimi venti giorni molti borseggi in orario serale, su autobus di questa linea tra via Cappuccina e via Miranese. Ieri sera, dalle ore 18, due operatori della Sezione di Polizia giudiziaria in abiti civili e su un’auto priva di insegne hanno ripetutamente percorso questo tratto di strada, facendo attenzione in particolare a chi saliva e scendeva dagli autobus.
Alle ore 18.50, alla seconda fermata di via Miranese, la pattuglia vedeva scendere dall’autobus tre uomini, che rispondevano alle caratteristiche di persone sospette segnalate nei giorni scorsi, e si metteva a seguirli in una buia stradina laterale, dove due di essi estraevano dalle tasche uno un portafogli, l’altro un telefono cellulare, mentre il terzo faceva la guardia. Essendo evidente che si stavano disfacendo di refurtiva, i due operatori li affrontavano: due di essi, Andrei Maxim, moldavo, e Georgel Baranga, rumeno, si lasciavano ammanettare, mentre il terzo, Robert Virgil Rotaru, rumeno, tentava la fuga, ma veniva bloccato.
Nel portafogli gli operatori hanno trovato la carta d’identità di una signora di Mestre, che veniva contattata: non si era ancora accorta di essere stata borseggiata, ma riferiva alla Polizia municipale quello che mancava dalla borsa e che corrispondeva al portafogli con documenti e somma di denaro (45 euro) e al telefono cellulare rubati e recuperati; poco dopo sporgeva denuncia-querela. La Polizia municipale provvedeva allora all’arresto per furto aggravato dei tre, che in mancanza di documenti sono stati sottoposti ai rilievi foto-dattiloscopici (a carico di Robert Virgil Rotaru risultano precedenti di polizia per furto). Il sostituto procuratore di turno, Roberto Terzo, ha disposto la traduzione degli arrestati alla Casa circondariale; dell’arresto è stato informato il difensore d’ufficio, avvocato Vito Grillo.
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