“Un giorno di festa”: questo lo slogan della 27. edizione della marcia non competitiva “Su e zo per i ponti”, in programma domenica 3 aprile, presentata oggi a Ca’ Farsetti, con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti l’assessore comunale al Turismo, il presidente del Comitato promotore della “Su e zo”, Gianfranco Rocelli, il coordinatore del Comitato, Gianfranco Mandruzzato, il presidente di Tgs – Turismo giovanile sociale, Igino Zanandrea.
L’importanza e la popolarità della “Su e zo per i ponti” sono state ricordate dall’assessore, che ha sottolineato, nella pluralità di significati della marcia, la volontà di condurre i partecipanti a riscoprire Venezia in maniera educata, civile, sportiva ma non competitiva, a vivere la città con i ritmi giusti con i quali va vissuta; dopo un sentito ricordo di don Dino Berti, fondatore e anima della “Su e zo”, l’assessore ha affermato che ancora una volta e volentieri il Comune, soprattutto con gli Assessorati al Turismo e allo Sport, è a fianco dell’iniziativa, della quale ha ricordato un grande elemento positivo, la capacità di attrazione tra i “foresti” e quindi di comunicazione di un messaggio universale.
Rocelli ha ammesso le difficoltà ogni anno maggiori che l’organizzazione incontra, anche per la distrazione di molti veneziani, mentre da tanti non residenti giunge la testimonianza di amore e di interesse per Venezia. Rocelli ha parlato di “un richiamo alla storia con lo sguardo al futuro, un futuro che Venezia non può negarsi” nello spirito della marcia, che è quello di un uso corretto di Venezia, di un suo godimento genuino, alternativo allo sfruttamento consumistico: forte è stato l’appello per la partecipazione delle famiglie, genitori e figli mano nella mano.
Alla “Su e zo” sono attesi oltre diecimila partecipanti da 67 Province italiane e da 14 Paesi esteri, per i quali saranno impegnati 650 volontari: ciò richiede un lavoro organizzativo che dura tutto l’anno, coordinato da Mandruzzato. Il percorso a carattere culturale – “il ristoro mentale”, affiancato ai tre punti di ristoro fisico – si snoda in dodici tappe dedicate ad altrettante donne di cultura, delineate da Giovanni Andrea Martini. Tra le novità, il passaggio davanti al Teatro La Fenice, e la raccolta di offerte libere, in cambio di ricordi delle precedenti marce, come medaglie e targhe, da destinare a sostegno dei salesiani impegnati nell’aiuto alle popolazioni colpite dal maremoto in Asia. Gli eventuali utili saranno devoluti in beneficenza: la quota di iscrizione è rimasta invariata a 4 euro.
La partenza avverrà da Piazza San Marco, alle 10, e sarà preceduta da due significativi momenti: alle 8 la messa in Basilica e alle 9.30 il lancio in cielo di quattromila palloncini con messaggi di pace.
|