“C’è libertà di stampa e di espressione in Italia?” E’ questo il tema che sarà al centro della 62. sessione plenaria della Commissione del Consiglio d’Europa per la democrazia attraverso il diritto, comunemente chiamata Commissione di Venezia, che si svolgerà da giovedì 10 a sabato 12 marzo alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista; la Commissione è stata sollecitata a fornire un parere dall’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, dopo l’entrata in vigore della legge Gaspari sull’assetto televisivo e della legge Frattini sul conflitto d’interessi.
La Commissione, che è presieduta da Antonio La Pergola e composta da cinquanta emeriti giuristi indipendenti di diversi paesi europei, dovrà stabilire se le due leggi garantiscono gli standard del Consiglio d’Europa e i parametri della Carta dei diritti dell’uomo. La Commissione darà pareri anche su recenti riforme costituzionali in Armenia, Azerbajan, Bosnia - Erzegovina, Georgia, Messico, Serbia - Montenegro, Ucraina.
La Commissione si chiama “di Venezia” perché, pur avendo sede a Strasburgo, si riunisce periodicamente a Venezia, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. E’ nata nel 1990, dopo il crollo del muro di Berlino, in modo da aiutare i Paesi già satelliti dell’Urss a diventare democratici (aiutandoli nella redazione della Costituzione, delle leggi, dei codici, dei regolamenti, ecc). Completato con successo questo compito, la Commissione è diventata un organo di controllo costituzionale dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.
I lavori sono riservati ai componenti la Commissione, ma gli operatori dell’informazione interessati possono contattare il responsabile del Servizio Stampa della Commissione, il giornalista Roberto Tumbarello (335 6938216), alla Scuola Grande, che li metterà in contatto con qualsiasi partecipante ai lavori, compresi il segretario generale della Commissione e la vice segretaria generale aggiunta del Consiglio d’Europa.
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